GLI ORI DI ENZO TOMA: La mostra personale di quadri e sculture dell’artista pugliese a Bari fino al 21 febbraio

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GLI ORI DI ENZO TOMA

 

FINO AL 21 FEBBRAIO 

LA MOSTRA DI QUADRI E SCULTURE DELL’ARTISTA PUGLIESE

NEL CENTRO POLIFUNZIONALE STUDENTI DELL’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI

(Ex Poste – Piazza Cesare Battisti, 1)

 

  

Sarà aperta fino martedì 21 febbraio, nel Centro Polifunzionale Studenti dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro” (Ex Poste – Piazza Cesare Battisti, 1) “Gli ori di Enzo Toma”, la mostra personale di quadri e sculture realizzati del regista pugliese Enzo Toma. La mostra è aperta dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 21.00 e il sabato e la domenica dalle 9.00 alle 20.00.

 

Toma, già regista di teatro, attore ed ex danzatore, nato a San Severo ma residente a Conversano, porta in esposizione due tipologie di opere: sculture e quadri. Tra le sculture troviamo ali realizzate con cera, rete di alluminio e tela, nate da una esperienza teatrale e solo in seguito divenute delle sculture. Ci sono poi creazioni realizzate con resine. La maggior parte dei lavori è in bende gessate e sono per lo più dei calchi o una parte di calco. I quadri, invece, sono tutti “figli” della tecnica delle icone bizantine. Qui l’artista realizza non solo delle classiche icone ma anche “icone contemporanee”.

 

La mia è una ricerca guidata dalla voglia di armonia, di equilibrio. I miei lavori sono immersi in due ambienti luminosi: quello del giallo dell’oro e quello del blu del pigmento. – Spiega l’artista – Essi sono i colori che vediamo: il colore del sole e il colore del cielo. Due colori, uno caldo e uno freddo, che rappresentano l’unione da cui si genera la vitaGli stessi oggetti hanno effetti completamente diversi su ognuno di noi in base a come sono illuminati. In fondo, la pittura è l’arte della luce. Ma la luce stessa non è percepibile se non illumina qualcosa, se un corpo solido non intercetta il suo percorso e rende entrambi finalmente visibili”.

 

L’arte è creatività, immaginazione, intuizione, improvvisazione e questo ci avvicina al bello, che ci aiuta a superare le incertezze e la complessità del nostro quotidiano. È quindi con la ricerca del bello che possiamo ancora perseguire un dialogo tra di noi ed è questo che si ritrova nelle opere di Vincenzo Toma sia quando usa tecniche antiche che ci riportano in contatto con la storia dell’arte, sia quando spinge la sua ricerca nella contemporaneità dei materiali e dei sentimenti.

 

Vincenzo Toma nato a San Severo (FG) il 24/01/1954, vivo e lavoro a Conversano (BA). Ha svolto numerosi incarichi e lavori nel corso della sua carriera di artista. È un danzatore di danza contemporanea, coreografo, regista di teatro, attore, pittore, scultore (o artista plastico, come preferisce definirsi), docente universitario (Istituzioni di regia teatrale presso l’Università del Salento – STAMPS). Collabora in progetti di cooperazione europea con il Teatro Pubblico Pugliese e, almeno per motivi anagrafici, il maggior esperto italiano di Tetro e Disabilità. Ha sempre creato i costumi e parti delle scenografie dei suoi spettacoli. L’incontro con il maestro Castellana (icografo), lo ha instradato alle icone bizantine. I suoi lavori si possono definire delle icone contemporanee, soprattutto nei ritratti. La foglia oro ed il colore blu sono i suoi tratti distintivi. Le bende gessate sono la materia che più usa per le sue sculture assieme alla creta e alla cera. Ha esposto in diverse collettive e attualmente i suoi lavori sono visibili presso un atelier in Largo Cattedrale a Conversano ospite della Fondazione D’ARTI.

redazione

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