«Good Games. Libri, reti e storie di ordinaria resilienza», ultimo week end della rassegna letteraria “on line” di successo della Città di Trani
Ultimo week end in compagnia di “Good Games. Libri, reti e storie di ordinaria resilienza”, l’iniziativa “on line”, promossa dall’assessorato alle culture della città di Trani, con i due appuntamenti di sabato 30 e domenica 31 gennaio, alle ore 18,00, a cura della libreria La Biblioteca di Babele. La rassegna letteraria di ben 32 eventi, proposta dalle 5 librerie cittadine, in rete per l’occasione (novità del progetto), ha riscosso notevole successo, raccogliendo numerosi consensi di un pubblico trasversale e attento. Un modo interattivo per fare cultura e per intrattenere in tempi di pandemia, proposto da Amabile libreria religiosa, La Biblioteca di Babele, Luna di Sabbia, Miranfù e Mondadori Bookstore con la Biblioteca comunale Giovanni Bovio a fare da collettore di tutte le iniziative. Le dirette delle presentazioni di libri e laboratori creativi per appassionati di lettura di tutte le età sono stati trasmessi dal canale istituzionale della pagina fb della biblioteca comunale e anche dalle pagine fb delle singole librerie aderenti al progetto. Non solo. Ciascuna libreria, alla fine dell’iniziativa, donerà alcuni testi, tra cui quelli oggetto delle presentazioni, all’istituzione cittadina.
L’ultima presentazione di domenica 31 gennaio sarà preceduta alle 17,30 dalla conferenza in diretta streaming sulla pagina fb della Biblioteca comunale Giovanni Bovio con il contributo consuntivo sull’iniziativa del sindaco Amedeo Bottaro, gli interventi dell’assessore alle culture della città di Trani, Francesca Zitoli, e dei librai delle 5 librerie protagoniste di Good Games che, assieme, tireranno le somme della rassegna, accennando alle future progettualità.
Sabato 30 gennaio, alle ore 18,00, Onofrio Pagone, scrittore e giornalista, caporedattore de La Gazzetta del Mezzogiorno, dialogherà con la libraia Rosangela Cito sul tema centrale della rassegna letteraria, quello della resilienza, fil rouge dell’intero programma, declinato dagli autori intervenuti nei generi più disparati: dalla poesia alla psicologia, dall’attualità al romanzo, sino alla narrativa per bambini e ragazzi.
Autore di “Io non ho sbagliato”, Giraldi ed. e di “Più di una regina”, Progedit ed., Onofrio Pagone racconta due storie di donne che rivelano una singolare forza d’animo nell’affrontare la complessità dei loro destini. Attraverso i suoi libri, l’autore narra vicende e condizioni di vita di due eroine dei nostri tempi, figure reali e realistiche, esempio di grande resilienza.
Con la prima, una storia romanzata che prende spunto da una vicenda realmente accaduta, l’autore scrive un romanzo d’amore ma anche sociale e giudiziario, affrontando i temi dell’aborto, dell’adozione, dell’immigrazione, del “mal-funzionamento” della Giustizia in Italia in un ritmo a tratti incalzante e veloce che rallenta però per toccare le corde più profonde dell’emozione e della riflessione. Le pagine di “Io non ho sbagliato” scorrono leggere come un soffio, ma potenti come il vento che ha dentro chi non vuole arrendersi alla realtà. Il secondo romanzo è una biografia autorizzata, scritta su richiesta espressa della stessa protagonista, Maria Elena: una storia vera raccontata col passo della testimonianza. La sclerosi multipla non perdona, ma neppure la burocrazia. Questa donna forte, piegata nel fisico ma ostinata e guerriera nello spirito, ha voluto far sapere come alla malattia si possa comunque opporre la forza del sorriso: è convinta che la rassegnazione e la tristezza immobilizzino più e prima della sclerosi multipla. “La malattia” – dice – “non è un nemico infame, è solo un’insidia che agita la vita”.
Onofrio Pagone, giornalista de “La Gazzetta del Mezzogiorno”, per quasi quindici anni all’Ansa, è stato anche inviato di guerra in Somalia e in Albania. Nel ’98 gli è stato conferito al Quirinale il Premio Saint-Vincent di giornalismo per la cronaca. Nel 2010 è vincitore del Premio “Migliore opera prima” al Festival “Il libro possibile” di Polignano a Mare (Ba).
Come conclusione di Good Games, un titolo che suona come un modo festoso ed ottimistico per salutare e invitare tutti i sostenitori delle librerie e gli appassionati di libri a continuare a seguire proposte culturali così ben strutturate e tifare per la nostra bella regione.
redazione