Grande successo di pubblico per l’Amleto di Filippo Timi al teatro Piccinni di Bari con quattro date sold out e un incontro con il pubblico e con le scuole.
Timi ripropone uno spettacolo di 15 anni fa e lo fa usando il testo shakespeariano come palinsesto per scrivere la sua visione del teatro e del mondo, dove la tragedia si trasforma in commedia e in alcuni punti sfiora la farsa. Del resto anche Shakespeare inserisce nel dramma elementi e personaggi comici, che mostrano la sua visione del teatro-mondo.
L’Amleto di Shakespeare è l’uomo nuovo, imbevuto di studi filosofici che li portano a dubitare sulla realtà e lo rendono incapace di agire. L’Amleto di Timi è un giovane viziato e il suo non agire sembra dovuto alla noia che lo caratterizza sin dall’inizio. Il testo shakespeariano è fatto a brandelli che vengono ricuciti in un’opera che rimanda costantemente al contemporaneo con una serie di riferimenti alla cultura pop e inframmezzati da considerazioni amare sul ruolo dell’attore. Il tutto si svolge dentro una gabbia in cui i personaggi si muovono come gli animali in un circo.
Una grande prova d’attore quella di Filippo Timi, ma bravissimi tutti gli attori con lui sul palco: le straordinarie Lucia Mascino e Marina Rocco, Gabriele Brunelli e Elena Lietti che presta la voce ad Ofelia impersonata fisicamente dal danzatore Mattia Chiarelli, che potrebbe essere un ulteriore omaggio al teatro di Shakespeare, dove le donne non potevano recitare e le parti femminili erano affidate a ragazzi.
Maria Cristina Consiglio