Si starebbe speculando sui buoni spesa erogati dal Comune di Gravina di Puglia, a seguito dell’emergenza coronavirus. A riferirlo con rammarico, in un video su Facebook, è il primo cittadino Alesio Valente il quale ha già pensato ad una soluzione: riportare sul buono nome e cognome del beneficiario il quale deve esibire nel momento della spesa il documento di identità. Pare che qualcuno abbia venduto buoni da 100 euro a 70, cercando di trarre per quanto possibile del vantaggio.
Redazione