Gravina in Puglia
Il 17 giugno, all’Ex Monastero Santa Sofia, sarà la volta del Trio Felix, formato dal soprano Marilena Gaudio, dal clarinettista Giacomo Piepoli e dal pianista Flavio Peconio: «Divagazioni» sarà un percorso articolato in vari momenti di diverse nazioni: dall’Europa centrale, con il “Lied” originale per la formazione, passando per il ragtime, l’opera lirica, il tango, fino alla celebre ed intramontabile canzone napoletana.
Il 20 giugno, nella Sala Convegni della Fondazione Santomasi, spazio all’approfondimento, con il seminario su «I compositori dell’area murgiana», con la musicologa Emanuela Casciabanco e il direttore d’orchestra Nicola Samale: la serata proporrà gli esiti di un prezioso lavoro di ricerca finalizzato alla valorizzazione biografica, storica e musicale degli autori dell’area murgiana. Da sempre, infatti, Puglia e Basilicata hanno formato illustri rappresentanti del panorama musicale classico internazionale, nel corso dei secoli. In particolare, il seminario sarà dedicato a quei compositori che non hanno avuto una particolare notorietà, sebbene il valore artistico degli stessi sia indiscusso.
Il 23 giugno, nella Chiesa San Domenico, sarà la volta di una suggestiva panoramica sulla polifonia sacra dal Rinascimento ai giorni nostri, con il Coro Polifonico «Giovanni Pierluigi da Palestrina» diretto da Carmine Antonio Catenazzo: un impaginato che mostra l’evoluzione della polifonia, dagli intrecci armoniosi del rinascimento alle ardite dissonanze contemporanee, partendo da Palestrina, Tomas Luis de Victoria, Ludovico Grossi da Viadana, Jacobus Gallus, Giovanni Croce, per passare poi ad Anton Bruckner, ed ai moderni Domenico Bartolucci, Bruno Bettinelli, Gianmartino Maria Durighello, Manolo Da Rold, Stephen Nicolay, Valentino Miserachs.
Il 25 giugno si torna al Castello Svevo con una speciale messa in scena del «Don Giovanni» di Mozart, con la regia teatrale di Katia Ricciarelli: il capolavoro sarà presentato nella versione «Opera Home – on video». Il festival, nel periodo pandemico, si era misurato con un’attività di produzione filmografica con il «Don Giovanni», attraverso la produzione di un Dvd e la grande novità di un’orchestra virtuale. Sebbene gli organizzatori del festival siano sostenitori caparbi della produzione operistica secondo la tradizione (per cui il luogo per l’allestimento delle opere liriche è il teatro o altri spazi ad esso analogamente riconducibili), si è sperimentato un approccio innovativo a una produzione operistica, con la traduzione di un lavoro teatrale e lirico in un vero e proprio lavoro filmografico.
Anche il mese di luglio sarà molto intenso e ricco di appuntamenti: si inizia giovedì 4, al Castello Svevo, con «Lirico», il concerto del pianista Danilo Rea, artista che in molti anni di carriera ha affrontato con gusto tanti percorsi, fino ad escursioni in territori altri che lo portano a girare l’Italia coi Doctor 3, tra incursioni vere e proprie nel pop (Fiorella Mannoia e il miglior Baglioni). Questa nuova strada è un omaggio alla melodia e all’opera, con brani che diventano elaborazioni in chiave improvvisativa di arie più o meno celebri (tra Puccini, Bizet, Bernstein, Verdi ed altri autori). Un affascinante e suadente viaggio fra le note, con un crossover tra jazz e opera, con la cantabile musicalità che contraddistingue lo stile di Rea.
Il 7 luglio, nell’Ex Monastero Santa Sofia, Giovanni Mugnolo presenterà «Dedicato al flauto», un appuntamento che vedrà protagonista lo strumento dal suono inconfondibile e di primaria importanza negli equilibri sonori orchestrali. Mugnolo illustrerà le qualità timbriche ed espressive del flauto, attraverso pagine di un repertorio ampio ed eterogeneo.
Il 20 luglio, nel Piazzale del Castello Svevo, andrà in scena uno dei fiori all’occhiello della terza edizione del festival: l’opera «Turandot» di Giacomo Puccini sarà realizzata in un grande allestimento nel solco della tradizione, per la regia di Katia Ricciarelli (tra le più grandi interpreti del personaggio di Liù) e l’innovazione scenotecnica dell’eclettico regista Gianpiero Francese. Il capolavoro del compositore toscano sarà protagonista della programmazione estiva della Camerata delle Arti, con l’Orchestra Sinfonica 131 della Basilicata, il Coro Opera Festival e un cast di prestigio internazionale diretti da Francesco Zingariello.
Il 25 luglio, nel Castello Svevo, l’Orchestra da Camera Fiorentina, diretta da Giuseppe Lanzetta, renderà omaggio a Walt Disney con alcune delle più celebri colonne sonore, come «La bella e la bestia», «La sirenetta», «Aladdin», «Biancaneve e i sette nani», «Mulan», «Frozen», «La bella addormentata nel bosco», «Anastasia» ed altre ancora. Tra i tanti, i temi intramontabili che portano la firma di grandi autori, quali Alan Menken, Kristen e Robert Lopez, Jerry Goldsmith e Matthew Wilder.
Il 28 luglio, nel Chiostro Santa Sofia, si svolgerà un viaggio musicale nella tradizione popolare cinese, con un concerto che vedrà protagonisti giovani talenti del canto lirico provenienti dalla Cina, desiderosi di migliorare il repertorio lirico durante il corso di perfezionamento che terranno Francesco Zingariello e Katia Ricciarelli, a partire dalla stessa data.
E saranno proprio loro i protagonisti, il 30 luglio, nel Chiostro San Sebastiano, dello spettacolo «Andiamo all’opera!», che inviterà il pubblico ad accostarsi al genere musicale che ha reso celebre la cultura italiana nel mondo, divenuto bene immateriale dell’Unesco. Molti cantanti cinesi, proprio per amore dell’opera, vengono in Italia per studiare la tecnica, lo stile, gli usi e costumi della tradizione. Michele Carulli guiderà l’Orchestra da Camera di Puglia e Basilicata, con le pagine più belle del grande repertorio internazionale.
Ad agosto, gli ultimi tre appuntamenti del festival: a cominciare da venerdì 2, al Castello Svevo con un altro spettacolo di pregio, incentrato su «Tosca» di Giacomo Puccini, per la regia di Rocco Anelli. Si tratterà di una trasposizione intima e passionale che ne indaga le implicazioni rivoluzionarie e sentimentali. Il format dell’«opera pocket» esplorerà, omaggiando il dramma omonimo di Victorien Sardou (da cui il capolavoro pucciniano è tratto), i corsi e i ricorsi storici, i sentimenti di ribellione che serpeggiavano per le chiese e le Ville Romane, l’amore di giovani artisti che facevano dell’arte il proprio credo ed il medium supremo per diffondere i propri messaggi di cambiamento e speranza.
L’8 agosto la terza edizione del Festival Giovanile della Lirica si concluderà in Piazza Cattedrale con «Incanti», concerto che vedrà protagonista l’Orchestra 131 della Basilicata diretta da Grazia Giusto. Solista sarà l’eclettico tenore Francesco Zingariello, che dopo 25 anni di carriera, celebra con il lavoro discografico intitolato «Incanti», la bellezza della sua voce, unita al modo unico di essere interprete non solo di importanti arie d’opera ma di romanze e canzoni della grande tradizione tenorile (con gli arrangiamenti originali di Valter Sivilotti e Angelo Nigro).