GRAVINA IN PUGLIA – Sabato 20 luglio, “Turandot” in scena sul piazzale del Castello Svevo (venerdì 19 seminario con Katia Ricciarelli)
FESTIVAL GIOVANILE DELLA LIRICA 2024
RESIDENZE MUSICALI MURGIANE
Prosegue la terza edizione del Festival Giovanile della Lirica RE.M.M., organizzato da «Orchestra di Puglia e Basilicata». In scena uno dei fiori all’occhiello dell’edizione 2024, con «Turandot», l’ultimo capolavoro operistico scritto da Giacomo Puccini. Il giorno prima, un seminario di presentazione dell’opera, con Katia Ricciarelli, che ne curerà la regia.
Venerdì 19 luglio, ore 20,30 – Chiostro del Museo Civico (Seminario)
Sabato 20 luglio, ore 21 – Piazzale del Castello Svevo (messa in scena Turandot)
Gravina in Puglia
Immagine incorporata
Sabato 20 luglio, alle 21, nel Piazzale del Castello Svevo di Gravina in Puglia, prosegue la terza edizione del Festival Giovanile della Lirica, evento inserito all’interno del progetto REMM (Residenze Musicali Murgiane): in scena uno dei fiori all’occhiello di quest’anno, l’opera «Turandot» di Giacomo Puccini, realizzata per l’occasione in un grande allestimento nel solco della tradizione, per la regia di Katia Ricciarelli (direttrice artistica del festival, nonché tra le più grandi interpreti del personaggio di Liù) e l’aiuto regia di Anna Aiello. Il capolavoro del compositore toscano sarà eseguito dall’Orchestra Sinfonica 131 della Basilicata e dal Coro Opera Festival, diretti da Francesco Zingariello (maestro del coro Giuseppe Maiorano).
Nel ricco cast internazionale, Alisa Katroshi interpreta Turandot, mentre gli altri protagonisti saranno Francesco Armeno (Altoum), Davide Ruberti (Timur), Valery Georgiev (Calaf), Donatella De Luca (Liu), Alberto Zanetti (Ping), Fernando Suglia (Pang), Ma Ke (Pong), Luciano Matarazzo (Mandarino). L’opera andrà in scena in anteprima anche giovedì 18 luglio, alle 21, a Matera, nella programmazione della Camerata delle Arti, al Castello Tramontano.
Biglietto intero a 15 euro (ridotto 8 euro), in prevendita alla cartoleria Parrulli di Gravina (via Matteotti 26) e in vendita al botteghino, la sera dello spettacolo. infotel: 349.565.78.80, orchestradipugliaebasilicata.it.
Venerdì 19 luglio, alle 20,30, nel Chiostro del Museo Civico di Gravina (ingresso libero) si terrà inoltre un seminario musicologico di preparazione all’opera pucciniana, per consentire al pubblico una preliminare comprensione dei contenuti di Turandot, e in special modo degli elementi di natura storica e musicale alla base delle scelte del compositore. A discutere dell’opera saranno la stessa Katia Ricciarelli, la musicologa Emanuela Casciabanco e il direttore d’orchestra Francesco Zingariello, con l’ascolto ed esecuzione di alcuni intermezzi musicali dell’opera pucciniana.
Una principessa bellissima, gelida e spietata, vinta solo dalla forza dell’amore e del coraggio di un principe temerario e innamorato, l’unico capace di risolvere i famosi e inestricabili enigmi. Se la storia della principessa Turandot e del «principe ignoto» Calaf affonda le sue radici in origini letterarie antiche (nella raccolta seicentesca «I mille e un giorno» di François Pétis de la Croix) è stato Giacomo Puccini a rendere immortale la loro vicenda, con una delle sue opere liriche più famose. «Turandot» è l’ultima composta dal genio toscano, in una gestazione di quattro anni (dal 1920 al 1924), lasciata incompiuta alla sua morte.
Il Festival Giovanile della Lirica è organizzato da «Orchestra di Puglia e Basilicata», ed è sostenuta dal Ministero dei Beni delle Attività Culturali e del Turismo, dalla Regione Puglia, dal Comune di Gravina in Puglia, e da una serie di sponsor privati, tra cui il main sponsor Banca Popolare di Puglia e Basilicata (che in qualità di mecenate supporta concretamente la cultura per contribuire alla qualità della vita del proprio territorio, tutelando al contempo il patrimonio culturale cittadino e la trasmissione alle generazioni future). La manifestazione gode anche dei patrocini del consorzio «Sguardi Rupestri» (preziosissimo nella diffusione del festival), dell’Ente Pro Loco Italiane e della Fondazione Santomasi.
REDAZIONE