In mattinata il sit-in all’esterno dello stabilimento nella zona industriale. Tra i partecipanti i rappresentanti dei sindacati FIOM Cgil, FIM Cisl e Ugl come da foto.Delusi dopo il passo indietro dei vertici aziendali, che nei giorni scorsi avevano manifestato alle parti sociali, l’intenzione a ridurre il costo del tampone originario, a poche ore dall’obbligo di presentare il green pass da parte dei lavoratori. “ La FIM Cisl – spiega Donato pascazio segretario generale della FIM Cisl Bari – si è da sempre dichiarata favorevole al vaccino, che riteniamo unico strumento utile a fronteggiare la pandemia, ma quei lavoratori che non sono vaccinati, dopo la cassa integrazione non possono caricarsi anche del costo oneroso del tampone”
Spero che la direzione aziendale possa riflettere sulle condizioni economiche dei lavoratori e azzerare o contribuire ad alleggerire il costo del tampone anche perché dovremmo affrontare la problematica del lavoro.
Redazione