Sabato 12 ottobre la XXXIV edizione di TIME ZONES arriva in territorio tedesco con la data unica italiana di una delle band più rappresentative della recente storia musicale europea. Il teatro Anche Cinema di Bari ospiterà infatti i Lali Puna, la band capitanata dalla cantante Valerie Trebeljahr che da poco ha pubblicato il nuovo EP Being Water. Da sempre legati a doppio filo con l’etichetta discografica Morr Music, che ha letteralmente reinventato il suono teutonico del nostro tempo, i Lali Puna possono essere considerati la massima espressione dell’indietronica continentale. Con cinque album all’attivo, una serie di preziosi EP e concerti realizzati in tutti i maggiori festival del mondo, i Lali Puna sono una delle realtà sonore più originali del pop contemporaneo. La data di Time Zones rappresenta anche una modalità per festeggiare i 20 anni di attività dall’uscita del primo disco della band di Monaco, quel Tridecoder che nel 1999 divenne la sorpresa uditiva per un’intera generazione di ascoltatori e musicisti.
Con il recente EP Being Water, i Lali Puna affinano il proprio approccio distintivo al pop e all’elettronica, spingendone i confini verso il cantautorato classico. Sebbene Valerie Trebeljahr abbia scritto “Being Water” principalmente da sola – anche se sostenuta dai compagni di band Christian Heiß e Christoph Brandner – la cantante rifiuta l’idea della singola autorialità: «Nulla viene fuori sola da me stessa. Sono un campionatore: scrivo musica perché ascolto musica. E scrivo testi perché leggo». Di conseguenza gli argomenti e i riferimenti espressi in Being Water sono decisamente vari: Who’s That Genius rende omaggio a Virginia Woolf e Madonna, domandandosi perché il termine “genio” sia ancora correlato principalmente alla mascolinità. La title-track si riferisce alla famosa citazione di Bruce Lee “Be formless, shapeless, like water”, ma in questo caso è capovolta: è stata l’opera video Liquidity Inc. di Hito Steyerl ad aver attirato l’attenzione di Valerie, che ha rilegge la citazione come un paradigma neoliberista. Al contrario, un titolo come For Only Love potrebbe sembrare un po’ ingenuo, ma – afferma Valerje – «Sicuramente non sarà l’odio a salvarci». Il testo è stato scritto dopo la visione del documentario The War Show di Obaidah Zytoons e Andreas Dalsgaards.
Ad aprire la serata ci sarà inoltre il live di Francesco Del Prete. Eclettico violinista da anni attivo sulla scena musicale italiana – sia come solista con il progetto Corpi d’arco che al fianco di Lara Ingrosso nel progetto Respiro – col suo recente lavoro discografico Francesco Del Prete ha messo a frutto tutte le sue esperienze e ricerche in ambito jazzistico.
Redazione