Protestano contro l’aumento della burocrazia che toglie tempo alla cura dei pazienti, ma anche contro l’aumento dei carichi di lavoro, del numero di aggressioni a danno del personale sanitario e la diminuzione degli organici. Per questo circa mille medici, in rappresentanza di tutte e sei le province pugliesi, sono scesi in piazza a Bari per partecipare alla manifestazione ‘Difendi la tua salute e il servizio sanitario nazionale.
Difendi il tuo medico di medicina generale’ organizzata da Fimmg Puglia. Dopo il corteo i medici si sono riuniti in assemblea dove erano presenti fra gli altri, il presidente di Omceo Bari e Fnomceo (Federazione nazionale degli Ordini dei medici) Filippo Anelli, il segretario Fimmg Puglia Donato Monopoli e il segretario Fimmg Bari Nicola Calabrese.
“Abbiamo scelto come ordini -ha affermato Anelli – di essere accanto ai medici per difendere la sanità pubblica e il patrimonio di valori che rappresenta. Per fare fronte al profondo disagio della professione, ma anche ai bisogni di salute dei cittadini, servono nuovi investimenti”. Per Anelli è essenziale che “il governo e le Regioni vincolino una parte delle risorse del fondo sanitario nazionale al sostegno dei professionisti. Finora si sono investiti in sanità 30 miliardi in quattro anni, ma serve investire risorse sul personale se non si vuole mettere a rischio il servizio sanitario nazionale”.
“A oggi – ha evidenziato Monopoli – permangono tutte le difficoltà e le evidenze di un sistema che, invece di facilitare, crea ostacoli e sfiducia nei medici”. Secondo Calabrese “per far fronte ai profondi problemi della medicina del territorio occorre riorganizzare la rete assistenziale ma anche garantire ai medici di medicina generale quanto è indispensabile per rispondere ai bisogni di salute dei cittadini”. (ANSA).
Redazione