I quartetti degli italiani a Parigi al teatro Fusco di Taranto

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venerdì 24 settembre, ore 21

Teatro Fusco – Taranto

I QUARTETTI DEGLI ITALIANI A PARIGI

I solisti dell’Orchestra Barocca di Cremona

Il Giovanni Paisiello Festival, quest’anno incentrato sui rapporti parigini tra l’illustre compositore tarantino e il generale Napoleone, del quale quest’anno ricorre il bicentenario della morte, prosegue con un altro raffinato concerto finalizzato alla valorizzazione della musica strumentale cameristica, appuntamento del quale venerdì 24 settembre (ore 21), al Teatro Comunale Fusco, saranno protagonisti i solisti dell’Orchestra Barocca di Cremona, complesso di musica antica nato nel 2002 dall’unione di alcuni studiosi ed esecutori specializzati nel repertorio musicale preromantico e già attivi in campo nazionale ed internazionale in altre formazioni.

L’ensemble, composto da Giovanni Battista Columbro (flauto), Maurizio Cadossi (violino), Ciro Chiapponi (viola) e Antonio Braidi (violoncello), offrirà al pubblico un’interessante panoramica sul mondo dei quartetti dei musicisti italiani celebrati come capiscuola nella Parigi post-rivoluzionaria e napoleonica, maestri che hanno saputo imprimere una svolta insieme tecnica e stilistica in anni cruciali per lo sviluppo della scrittura per gli archi. Infatti, i Solisti dell’Orchestra Barocca di Cremona, in particolare Giovanni Battista Columbro, da anni portano avanti un lavoro di ricerca musicologica e di studio sulla prassi storicamente informata di questo repertorio ancor oggi misconosciuto.

Il concerto, terzo appuntamento del Giovanni Paisiello Festival diretto da Lorenzo Mattei e organizzato dagli Amici della Musica “Arcangelo Speranza”, si aprirà con il Quartetto op. IV n. 6 in mi minore di Federigo Fiorillo (1755 – 1823), musicista nato a Brunswik, in Germania, dove si era trasferito il padre Ignazio, musicista anche lui. Qui divenne famoso, non solo come compositore ma anche come mandolinista. Seguirà l’esecuzione del Quatour Concertants T. 145 n. 1 in re maggiore e del Trio op. 40 n. 1 in re maggiore di Giuseppe Cambini (1746 – 1825), compositore e violinista livornese trasferitosi a Parigi, dove nel maggio 1773 suonò al Concert spirituel. Nel dicembre successivo uscirono i sei quartetti per archi op. 1. Da allora in avanti le sue composizioni strumentali si susseguirono con grande rapidità, tanto che nel 1800 si contavano più di 600 opere pubblicate a suo nome, le quali continuarono ad essere inserite nei programmi del Concert spirituel e del Concert des Amateurs, con il favore degli ambienti musicali francesi.

La serata si chiuderà nel segno di Paisiello e del quinto dei sei Quartetti op. 23 con cui il compositore tarantino assecondò le nuove consuetudini musicali che si andavano diffondendo in Europa, in particolare nel repertorio da camera, nel cui ambito il complesso strumentale più in voga divenne il quartetto d’archi, cui presto si aggiunse il flauto, strumento che conobbe subito un grande successo.

Anche quest’anno il Giovanni Paisiello Festival è organizzato sotto l’egida del Ministero della Cultura e della Regione Puglia, oltre a Conad e Banca di Taranto, e il patrocinio del Comune di Taranto. Si accede esclusivamente con il green pass. Info sui biglietti sul sito www.giovannipaisiellofestival.it. Tel. 099.7303972.

redazione

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