Dissacranti, raffinati. E artefici di un teatro musicale ricercato. Sono i Virtuosi di San Martino, il quintetto Premio Ciampi nel 2014 che per la Stagione della Compagnia Diaghilev, domenica 26 novembre (ore 20), al Teatro van Westerhout di Mola di Bari, celebra Antonio De Curtis con lo spettacolo «Totò, che tragedia!», omaggio al principe della risata con il quale l’ensemble del violoncellista Federico Odling e dal cantattore Roberto Del Gaudio affronta il repertorio del grande comico napoletano, scoprendo anche il suo mondo più privato e una storia sentimentale poco nota: il tormentato amore per la ballerina Liliana Castagnola, il cui tragico epilogo fa da contraltare alla potenza coinvolgente di uno dei più straordinari artisti del Novecento.
I Virtuosi di San Martino lavorano sulla rivisitazione di materiale storico, attingendo alla tradizione della canzone popolare degli Anni Trenta attraverso una formula che occhieggia alla musica colta e al teatro, tra avanspettacolo e opera. Il loro è uno stile originale basato sul superamento, dei generi. E in questo spettacolo prodotto da Regione Campania e Fondazione Campania dei Festival/Teatri Uniti il punto di partenza è la militanza di Totò nell’avanspettacolo e nella rivista: le sue frequentazioni con il leggendario impresario Peppino Jovinelli, con Ettore Petrolini e poi con Anna Magnani, Aldo Fabrizi, Alberto Sordi e, naturalmente, con Eduardo e Peppino. Da qui la costruzione della sua personale macchina comica: il burattino, il cantante, l’attore, l’autore. E ogni virtuosistica ricerca rivolta all’arte della risata. Ma dietro tutto questo c’è l’uomo e la sua storia con Liliana, la sua “militanza sentimentale”.
Autore della drammaturgia, Roberto Del Gaudio, oltre ad indossare la “venerata” bombetta, elabora la sua narrazione attraverso l’interpretazione caricaturale di tantissimi personaggi dell’epoca, rivelandoli in scena nell’irresistibile gioco dialogico, con la musica eseguita alle sue spalle da Federico Odling (violoncello), Vittorio Ricciardi (flauto), Carmine Ianniciello (violino) e Carmine Terracciano (chitarre), per un racconto appassionato e travolgente, tra gioia e dolore, dei momenti artistici e di vita più significativi sui quali si fonda il mito del Principe De Curtis.
Info e prenotazioni 333.1260425; 328.6296956
redazione