Si riporta integralmente il comunicato stampa del Comitato pugliese della Federazione Italiana di Atletica leggera, in relazione all’inconveniente verificatosi domenica 25 febbraio 2018 durante la seconda edizione della “Pietro Mennea Half Marathon”, svoltasi a Barletta.
“Il Comitato pugliese della Federazione Italiana di Atletica leggera intende chiarire e precisare la sua posizione in merito a quanto avvenuto domenica 25 febbraio durante la seconda edizione della “Pietro Mennea Half Marathon”, svoltasi a Barletta. Come riportato da alcuni organi di stampa, nonché da diverse testate on line, al termine della gara, il giudice Luigi De Lillo ha inflitto la squalifica al signor Nicola Tanzi, 57 anni, che aveva corso la competizione insieme al figlio 17enne affetto da grave malattia e costretto su sedia a rotelle. La decisione è stata motivata dal transito sul percorso di gara del cagnolino della famiglia Tanzi (Fiocco, un barboncino di sette anni), corso incontro ai suoi padroni.
“Ogni competizione è basata su precisi regolamenti concordati e imposti dalla Federazione nazionale”, afferma il presidente della Fidal Puglia, Giacomo Leone. “La compilazione delle norme di gara non solo è fondamentale per l’acquisizione di tutti i risultati, ma è indispensabile al rispetto della sicurezza di chi compete e assiste alle gare. Da sempre, il nostro movimento promuove valori quali la solidarietà, l’aggregazione, la socializzazione. La vicenda del signor Tanzi sicuramente dispiace per la sua dinamica, ma prego di mettersi nei panni anche del giudice di gara, in quel momento responsabile dello svolgimento della corsa”.
“Da 60 anni sono nel mondo dell’atletica e ho sempre cercato di agire per il corretto svolgimento delle manifestazioni e della sicurezza dell’utenza”, aggiunge Luigi De Lillo, giudice di gara della “Pietro Mennea Half Marathon”. “Nel caso specifico, il transito di un cagnolino, per quanto innocuo e di piccole dimensioni, avrebbe potuto creare pregiudizio per chi correva, nonché pericolo per se stesso, poiché avrebbe rischiato di essere investito da chi era impegnato nella mezza maratona. Dispiace constatare che il mio operato sia stato interpretato come un gesto di intolleranza verso il signor Tanzi con il quale sono sempre disponibile a dialogare, onde chiarire ogni eventuale malinteso”.
Fonte: Comitato pugliese della Federazione Italiana di Atletica leggera
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