ll trasferimento di nave Aquarius a Valencia sarà assicurato “nelle condizioni di massima sicurezza possibile per le persone presenti a bordo”. Lo afferma la Guardia Costiera italiana sottolineando che “parte dei migranti” ora su Aquarius verranno trasferiti su nave Dattilo della Guardia Costiera e una nave della Marina Militare sulle quali saranno presenti medici dell’ordine di Malta e personale dell’Unicef per il supporto ai minori. Il tempo di navigazione per Valencia “è stimato in 4 giorni”.
‘I naufraghi – aveva scritto in un tweet di Sos Mediterranee – a bordo verranno trasferiti su navi italiane e condotti a Valencia’. E’ questo il piano predisposto dal Mrcc di Roma. ‘La nave Aquarius – aggiunge la ong – riceverà rifornimenti da un’ imbarcazione italiana’. In un altro tweet Msf aveva parlato di un trasferimento di ‘alcune persone’ dall’ Aquarius a navi italiane per fare rotta su Valencia insieme.
“Confermo, è stata una decisione presa stanotte nel vertice con il premier e le Capitanerie. Stamattina abbiamo mandato viveri, monitorato la situazione dei passeggeri per mettere in sicurezza le donne incinta ma hanno rifiutato. Stamane manderemo vedette e navi per portarli verso Valencia”. Sulla vicenda dell’Aquarius – ha detto a ‘Circo Massimo’ il ministro Danilo Toninelli – c’è stato “il giusto pragmatismo politico che prima non c’era. Nessuno prima parlava di Malta che rispondeva negativamente” alle richieste di accoglienza. Non abbiamo messo in pericolo la vita di nessuno” i migranti sono stati “soccorsi da navi italiane”.
“Le condizioni meteo nei prossimi giorni vanno a deteriorarsi per cui non potremo affrontare questo trasporto con tutte le persone a bordo. La soluzione che è stata individuata da Roma è di affidare 500 dei nostri soccorsi alla nave Dattilo della Guardia Costiera e a una nave della marina di cui non sappiamo ancora l’identificativo“. Così Alessandro Porro, a bordo della nave Aquarius, in mattinata durante la trasmissione Agorà, dopo avere confermato che “Valencia è stato indicato come porto sicuro”. “Siamo a ventisette miglia a Nord Est di Malta, abbiamo ricevuto questa mattina dei rifornimenti da parte di una nave italiana e abbiamo anche ricevuto la conferma scritta dal MRCC di Roma che il nostro rapporto safety sarà a Valencia”, aggiunge Porro. “Dal nostro punto di vista questo non è l’uso migliore e razionale delle risorse SAR perché in un momento in cui tutte queste imbarcazioni che dovrebbero fare soccorso in un posto in cui la gente muore, sono in realtà impegnate in un trasferimento lungo, che richiede giorni, questo inficia la capacità di soccorso e quindi ci dispiace pensare che questa situazione comporterà degli altri morti”.
Intanto la nave Diciotti della Guardia Costiera è in viaggio verso il porto di Catania con 937 migranti a bordo e due cadaveri. E dovrebbe approdare in giornata. Quattro donne incinte che erano sulla nave sono state intanto trasportate in elisoccorso a Palermo.
Vertice di governo sui migranti. Il ministro dell’Interno Matteo Salvini riferirà domani in Aula al Senato sulla questione. Intanto arrivano le reazioni internazionali sullo stop del governo italiano all’arrivo della nave Aquarius. “Non è questione di buonismo o generosità, ma di diritto umanitario. Ci possono essere responsabilità penali internazionali per la violazione dei trattati sui diritti umani“. Così il ministro della Giustizia spagnola, Dolores Delgado, ha commentato – in un’intervista alla radio Cadena Ser – la decisione dell’Italia di non accogliere la nave Aquarius, con 629 migranti a bordo, nei propri porti.
La posizione del governo italiano sui migranti “è da vomitare”: lo ha detto il portavoce del partito di maggioranza francese La République En Marche del presidente Emmanuel Macron, Gabriel Attal, intervistato questa mattina dalla tv Public Sénat. A una domanda sulla chiusura dei porti alla nave Aquarius di Sos Mediterranee, il deputato ha denunciato la posizione assunta dal ministro dell’Interno Matteo Salvini, assicurando tuttavia che anche la Francia cerca “una soluzione”.
In nottata il presidente dell’Assemblea di Corsica, l’indipendentista Jean-Guy Talamoni, ha proposto con un tweet questa notte di fornire all’Aquarius l’accoglienza di uno dei porti dell’isola. “L’Europa – scrive Talamoni – deve affrontare la questione umanitaria in modo solidale. Tenuto conto della localizzazione della nave e dell’emergenza, la mia opinione è che sarebbe naturale aprire un porto corso per dare soccorso a queste persone in difficoltà”.
Ieri Pedro Sanchez ha annunciato che il suo Paese avrebbe permesso alla nave con oltre 600 migranti a bordo di attraccare a Valencia. “E’ nostro obbligo aiutare ad evitare una catastrofe umanitaria e offrire un porto sicuro a queste persone“, ha detto il premier Sanchez. Ma “allo stato attuale Aquarius non può andare in Spagna”: avevano sostenuto i membri del team di Sos Mediterranee a bordo di Aquarius, secondo quanto riferisce in un tweet Anelise Borges, la giornalista di Euronews anche lei imbarcata sulla nave. “Non è sicuro per la nave, per l’equipaggio e per le persone soccorse” ed aggiunge sottolineando che il tempo sta peggiorando e dunque “sarebbe un rischio per tutti a bordo”.
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redazione