IL COLLOQUIO in scena fino al 25 settembre al Teatro Vittoria di Roma

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 IL COLLOQUIO in scena fino al 25 settembre al Teatro Vittoria di Roma

 

IL COLLOQUIO – THE ASSESSMENT

LA PRODUZIONE TEATRI DI BARI / MALALINGUA APRE LA STAGIONE DEL TEATRO VITTORIA DI ROMA

IN SCENA I PARADOSSI DEL MONDO DEL LAVORO

Dal 20 al 25 settembre – Piazza S. Maria Liberatrice 10, Roma

 

Arriva da martedì 20 a domenica 25 settembre in prima regionale al Teatro Vittoria (Piazza S. Maria Liberatrice 10, Roma), “Il Colloquio – The Assessment”, una commedia dissacrante e divertente scritta e diretta da Marco Grossi, una produzione Teatri di Bari vincitrice dell’importante bando SIAE Nuove Opere “PER CHI CREA” 2019. Lo spettacolo è un progetto sostenuto dal Ministero della Cultura e dal Programma Straordinario per lo Spettacolo dal Vivo della Regione Puglia, e vede in scena un cast composto in gran parte da giovani e talentuosi attori, Giuseppe ScodittiFabrizio LombardoAlessandra MortellitiWilliam VolpicellaValentina GadaletaMarco GrossiAlessandro AnglaniAugusto Masiello. Al centro della commedia, il racconto ironico e paradossale di un fenomeno estremamente diffuso e attuale, che interseca dinamiche e conseguenze sociali del mondo del lavoro: l’aumento della competitività come elemento propulsore di alterazioni emotive e comportamentali.

La situazione di partenza è un normale colloquio di gruppo, un “assessment” in cui sei candidati si confrontano sulla soluzione di eventuali casi aziendali sotto l’occhio attento di un esaminatore che dovrà valutarne pregi e difetti, attitudine alla leadership, tendenza alla prevaricazione, capacità di fare squadra. L’innocente situazione prende gradualmente la forma di una sorta di spietato gioco al massacro, in cui i partecipanti avranno un unico obiettivo: distruggere il nemico svelandone le fragilità, costruendo una rete di alleanze machiavelliche e mettendo in pratica ciniche scelte strategiche. ­

La competizione sfrenata alla fine porterà alla scelta di un unico individuo, solo contro tutti, un “eroe aziendale” che, una volta superata la sfida, potrà dire di essersi conquistato il suo spazio presso l’olimpo di una comunità di adulti-occupati e, soprattutto, di successo. I sei antagonisti vengono così gettati in un baratro di inadeguatezza dentro cui l’amor proprio precipita, secondo una visione filosofica che abbraccia le teorie di Zygmunt Bauman, popolari anche fra i giovani, che

 

parlava del soggettivismo come una minaccia per le basi della modernità, la quale, resa fragile, crea una società senza più punti di riferimento, e quindi destinata a dissolvere i suoi valori in una sorta di liquidità.

Prima dell’inizio delle prove il cast ha partecipato a una serie di incontri con consulenti che hanno permesso un avvicinamento all’opera attraverso un percorso di studio approfondito sulle dinamiche sociali e psicologiche legate a contesti aziendali altamente professionali e competitivi.

Fino a che punto siamo disposti ad arrivare per ottenere ciò che vogliamo? La domanda ne porta con sé delle altre, così l’autore e regista Marco Grossi: «Quali sono le più innovative modalità di colloquio nel reclutamento di risorse umane all’interno dei contesti aziendali? Quali le casistiche più diffuse a proposito di dinamiche relazionali legate alle gerarchie di potere? Questi contenuti, corredati da una serie di esemplificazioni, sono stati raccolti attraverso un proficuo lavoro di documentazione, anche sotto forma di interviste a responsabili e docenti delle risorse umane, imprenditori e dipendenti di aziende che, nel loro percorso lavorativo, hanno affrontato diversi colloqui».

Malalingua è una compagnia fondata nel 2014 da Marianna de Pinto e Marco Grossi, attori e drammaturghi diplomati all’Accademia d’Arte Drammatica Silvio d’Amico e residenti a Molfetta (BA). Sono partner del progetto: la Cooperativa Kismet – Cittadella degli Artisti, Fincons Group e il Club Cultura di Confindustria delle province di Bari e BAT. Il progetto gode del patrocinio del Politecnico di Bari.

Lo spettacolo replicherà a Milano, al Teatro Fontana, dall’1 al 4 dicembre.

Redazione

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