IL COMUNE COMUNICA – oggi lo scoprimento della targa commemorativa della fontana monumentale di corso Cavour

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OGGI LO SCOPRIMENTO DELLA TARGA COMMEMORATIVA

DELLA FONTANA MONUMENTALE DI CORSO CAVOUR

Si è tenuto questa mattina lo scoprimento della targa commemorativa collocata nei pressi della fontana monumentale di corso Cavour, donata alla città dalla Banca d’Italia il 5 agosto 1938 a suggello del legame dell’istituto bancario con la comunità barese. Alla cerimonia sono intervenuti il sindaco di Bari Vito Leccese, il direttore della sede di Bari della Banca d’Italia Sergio Magarelli e il presidente del Consiglio comunale Romeo Ranieri.

“Teniamo molto a questa iniziativa perché la fontana monumentale è stata donata alla città dalla Banca d’Italia senza che ve ne fosse traccia o che fosse stato mai organizzato un momento di ricordo – ha dichiarato Vito Leccese -. Sul piano sostanziale questa fontana ha reso certamente più affascinante il corso su cui è ubicata, mentre sul piano ideale ha accompagnato Bari, dal 1938 ad oggi, in tutte le sue fasi di crescita e sviluppo. Quindi è per tutti noi un monumento tanto familiare quanto importante. Abbiamo voluto scoprire oggi questa targa, in occasione dell’ultimo giorno di servizio di Sergio Magarelli, direttore della sede barese della Banca d’Italia, con cui abbiamo sempre avuto uno splendido rapporto e che ha aperto le porte di questa meravigliosa sede dell’istituto alla cittadinanza, soprattutto a tantissimi studenti”.

“Questa fontana è testimone dello stretto rapporto tra la Banca d’Italia e il territorio, verso il quale ogni provvedimento o servizio è stato indirizzato per supportare la comunità – ha aggiunto Sergio Magarelli -. Simboleggia, di fatto, questa relazione, cresciuta grazie a una reciprocità di conoscenza e collaborazione. Per questa cerimonia sento di ringraziare il sindaco e il Comune di Bari, che ci ha accompagnato in modo attento e proficuo in tutti questi anni. L’acqua di questa fontana è un auspicio di vita, salute e operosità e intende testimoniare il dono della Banca d’Italia alla città. Vorrei aggiungere un aneddoto che ha a che fare con una magia: quando il sole tramonta tra i palazzi di via Calefati, i raggi incrociano le gocce d’acqua che zampillano e le rendono brillanti e dorate. Un effetto bellissimo, che mi piace leggere come un auspicio per un futuro migliore”.

Redazione

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