Il contralto Sara Mingardo torna al Festival della Valle d’Itria per un recital a Palazzo Ducale insieme a Francesca Aspromonte

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Direttore al clavicembalo sarà Francesco Corti alla guida dell’ensemble Il pomo d’oro
Durante la serata sarà consegnato a Sara Mingardo il Premio Rodolfo Celletti 2020

Palazzo Ducale, Martina Franca, 29 luglio ore 21.00
Il concerto sarà trasmesso in diretta streaming sulla Web TV del Festival

Vincitrice di due Grammy nel 2001 e del Premio Abbiati nel 2009, Sara Mingardo sarà la protagonista, mercoledì 29 luglio alle 21, del Concerto barocco, primo dei tre recital che animeranno Palazzo Ducale nei prossimi giorni. Al suo fianco il soprano Francesca Aspromonte e l’ensemble Il pomo d’oro diretto da Francesco Corti. In occasione del concerto a Sara Mingardo sarà consegnato il Premio del Belcanto “Rodolfo Celletti” 2020.

Il premio, giunto alla sua undicesima edizione, comprende nel suo albo i nomi di Mariella Devia, Ruggero Raimondi, Daniela Dessì, Luciana Serra, Bruno Campanella. A Sara Mingardo sarà consegnata la tradizionale targa la cui immagine è stata realizzata dall’artista pugliese Nicola Andreace (Taranto 1934 – Massafra 2014). Commissionata dal Festival e quindi ceduta gratuitamente dal Maestro, la targa è una sintesi iconografica del Festival della Valle d’Itria – rappresentato dal fauno – in cui luoghi simbolo di Martina Franca, come Palazzo Ducale e la Basilica di San Martino, fanno da sfondo ai ritratti di Rodolfo Celletti e Luciano Pavarotti.

«Nella personalità artistica di Sara Mingardo tutto appare singolare, originale e coraggioso – scrive Giovanni Vitali nel programma di sala – ed è questo che mi ha sempre colpito dell’artista veneziana al quale quest’anno il Festival della Valle d’Itria conferisce l’undicesima edizione del Premio “Rodolfo Celletti”. È il primo contralto a riceverlo ed è significativo che, come tale, sia una cantante così legata al padre putativo e alle prime edizioni del Festival ad iscrivere il proprio nome nell’albo d’oro del Premio. Singolare, quasi un unicum, soprattutto ai giorni nostri, è la fisionomia vocale di Sara Mingardo, dal timbro scuro e profondo, intrigante per quell’ambiguità androgina che ha sempre costituito il fascino del contralto e che rimanda storicamente alle mitiche primedonne italiane dell’Ottocento».

Anche il Concerto barocco abbraccia la tematica principale del 46° Festival che ruota attorno al mito di Arianna: saranno quindi proposti brani legati all’abbandono e alle pene d’amore, come “L’amante segreto” di Barbara Strozzi, lamento tratto dal libro di Cantate, ariette e duetti del 1651. Dal dramma pastorale Dafne del 1719 di Antonio Caldara sarà eseguita l’aria della protagonista “La bella rosa”, mentre di Pietro Antonio Locatelli sarà proposto il Concerto grosso n. 6 dal titolo Il pianto di Arianna. Fra gli altri brani il programma prevede anche “Son qual stanco pellegrino” da Arianna a Creta di Hӓndel e “In amoroso petto” da Arianna a Nasso di Porpora, primo confronto a suon di partiture fra i due compositori nella Londra del XVIII secolo.

Di seguito il programma del concerto del 29 luglio:

Martina Franca, Palazzo Ducale
29 luglio 2020, ore 21

CONCERTO BAROCCO

Francesca Aspromonte soprano
Sara Mingardo contralto
Francesco Corti direttore al cembalo
Il pomo d’oro 

Salomone Rossi (1570 – 1630)
Sinfonia a 5 e a 3 si placet in Sol minore dal Secondo libro delle sinfonie e gagliarde (1608)

Barbara Strozzi (1619 – 1677)
“L’amante segreto” n. 16 da Cantate, ariette e duetti op. 2

Antonio Caldara (1670 – 1736)
“Che pietà da me chiedi?… La bella rosa” da Dafne

Pietro Antonio Locatelli (1695 – 1764)
Concerto grosso n. 6 in Mi bemolle maggiore op. 7 “Il pianto di Arianna”

Georg Friedrich Händel (1685 – 1759)
“Son qual stanco pellegrino” da Arianna in Creta

Johann Adolf Hasse (1699 – 1783)
Sinfonia n. 6 in Sol minore op. 5
Allegro
Andante sempre
Allegro

Antonio Vivaldi (1678 – 1741)
Cantata Cessate omai, cessate RV 684

Nicola Antonio Porpora (1686 – 1768)
“In amoroso petto” da Arianna in Nasso

Sara Mingardo
Contralto
Regolare ospite di alcune fra le principali istituzioni musicali italiane ed internazionali Sara Mingardo è tra le artiste di riferimento della scena musicale odierna. Collabora stabilmente e ha collaborato con direttori d’orchestra del calibro di Rinaldo Alessandrini, Ivor Bolton, Pierre Boulez, Riccardo Chailly, Myung Whun-Chung, Sir Colin Davis, John Eliot Gardiner, Emmanuelle Haïm, Zubin Mehta, Lorin Maazel  Marc Minkowski, Riccardo Muti, Roger Norrington, Maurizio Pollini, Christophe Rousset, Jordi Savall, Peter Schreier, Jeffrey Tate e con le principali orchestre internazionali, tra cui Berliner Philharmoniker, London Symphony Orchestra, Boston Symphony Orchestra, Orchestre National de France, Les Musiciens du Louvre, Monteverdi Choir & Orchestra, Les Talens Lyriques, Academia Montis Regalis. Il suo repertorio comprende opere di Gluck, Monteverdi, Hӓndel, Vivaldi, Rossini, Verdi, Cavalli, Mozart, Donizetti, Schumann e Berlioz; particolarmente attiva in ambito concertistico vanta un repertorio che spazia da Bach, Beethoven e Brahms a Dvořák, Mahler, Pergolesi e Respighi.
Di particolare rilievo è stata la collaborazione con il maestro Claudio Abbado in un sodalizio lavorativo che ha visto Sara Mingardo protagonista in importanti occasioni: il Festival di Lucerna (Requiem di Mozart, Rapsodia per Contralto di Brahms e Kindertotenlieder); Kindertotenlieder e Stabat Mater di Pergolesi a Bologna con l’Orchestra Mozart; i numerosi concerti al Festival di Salisburgo e in tournée italiane (Bologna, Modena, Jesi, Morimondo).
Sara Mingardo è nata a Venezia dove ha studiato al Conservatorio Benedetto Marcello sotto la guida di Franco Ghitti. Dopo aver vinto vari concorsi internazionali, debutta nel 1987 ne Il matrimonio segreto (Fidalma) e ne La Cenerentola (ruolo del titolo). È vincitrice di due Grammy nel 2001 e del Premio Abbiati nel 2009.

Informazioni
www.festivaldellavalleditria.it
info@festivaldellavalleditria.it

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