Un’ispirazione dantesca, almeno per il titolo, in ‘Vento di Soave’ del 38enne regista e sociologo pugliese Corrado Punzi, passato oggi al Torino Film Festival nella sezione Italiana Doc, che racconta storie di ostinata opposizione al gigante industriale, fonte di lavoro, ma anche di inquinamento.
I giganti in questione sono le Centrali della zona industriale brindisina: il petrolchimico Eni e la centrale a carbone Enel, situata a Cerano. Il regista osserva da vicino, e per la prima volta anche da dentro, quello che succede. E questo per raccontare un problema cruciale dei nostri giorni: il conflitto moderno tra progresso e danni ambientali e sociosanitari.
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redazione