“La ricchezza di un Paese si basa sulle competenze e sulla formazione di qualità”. Ad affermarlo la sottosegretaria al MIUR, senatrice Angela D’Onghia, intervenuta a Milano al convegno “Il futuro della professione farmaceutica: formazione universitaria e prospettive occupazionali” nell’ambito della IV edizione del Congresso nazionale “FarmacistaPiù”.
“Nell’evoluzione del mercato del lavoro”, ha continuato la sottosegretaria, “rientrano anche le farmacie che non sono più le classiche strutture di una volta ma sono diventate sempre più un presidio sanitario fondamentale per il territorio. In proposito occorre lavorare intensamente per una collaborazione più stretta tra farmacista e medico di famiglia in chiave di “farmacia dei servizi” e pharmaceutical care. Sono, queste, due nuove funzioni della professione farmaceutica densamente educative, richiedenti lo sviluppo di competenze soft da parte dell’aspirante farmacista. Per tale motivo il percorso universitario andrebbe connotato anche dal punto di vista educativo, quindicentrato sulla persona, e tale competenza andrebbe chiaramente integrata nel curricolo dei saperi disciplinari che tradizionalmente configurano il profilo del farmacista”.“In questo processo innovativo”, ha concluso la senatrice, “l’affiancamento dello sviluppo di competenze trasversali a quelle disciplinari va visto come una sfida da abbracciare nei prossimi anni. Il farmacista nella ‘nuova farmacia’ non ha più solo il compito di trasferire le sue conoscenze e pertanto le Università italiane saranno prima o poi interpellate per adeguare i corsi di studi in Farmacia, catalizzando lo sviluppo di queste nuove competenze così come avviene in altri Paesi del mondo”.
di Antonio Carbonara