Il futuro dellla Medicina Generale nel post pandemia – Bari, Villa Romanazzi Carducci

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COMUNICATO STAMPA

SANITA’ ITALIANA E MEDICINA TERRITORIALE:

PUNTI DI DEBOLEZZA MESSI IN LUCE DALLA PANDEMIA

Cause della crisi del SSN indotta dalla pandemia e punti strategici del possibile cambiamento saranno i temi al centro del

IX Congresso Nazionale SIICP

Pandemie, cronicità e sanità digitale. Quale futuro per la Medicina Generale?”

Bari, 23-25 settembre 2021 – Villa Romanazzi Carducci

L’emergenza sanitaria creata dalla pandemia da Covid-19 ha messo in evidenza i limiti e le criticità dell’intero Sistema sanitario nazionale, ed in particolare ha svelato l’inadeguatezza organizzativa e strutturale della medicina del territorio. Tutto ciò ha reso improrogabile la necessità di tornare ad investire strategicamente sulla sanità e sulla salute dei cittadini ed i miliardi messi a disposizione dal Recovery Fund serviranno a questo scopo, per avviare una profonda ristrutturazione della Medicina Territoriale e dell’intero assetto organizzativo della Sanità Pubblica.

Di tutto questo se ne discuterà a Bari, a Villa Romanazzi Carducci dal 23 al 25 settembre, durante il IX Congresso Nazionale “Pandemie, cronicità e sanità digitale. Quale futuro per la Medicina Generale?”, promosso da ClabMeeting –provider Ecm e organizzato dalla SIICP – Società Italiana Interdisciplinare delle Cure Primarie, con la regia di Vincenzo Contursi, responsabile della Scuola di Alta Formazione SIICP.

Parteciperanno al dibattito tutti i possibili attori del cambiamento: politici, manager del settore sanitario, sindacati, società scientifiche, ordini professionali ed anche esponenti delle diverse realtà sanitarie europee. E non mancheranno ovviamente ampi spazi di approfondimento clinico sui temi più attuali dell’aggiornamento scientifico.

Il 23 settembre, giornata di apertura del congresso, dopo il saluto delle autorità (ore 14:00), a cui parteciperanno  il Presidente della Commissione Sanità e Affari Sociali, Marialucia Lorefice, il Presidente della FNOMCeO, Filippo Anelli, il Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, e il Presidente nazionale della SIICP, Giuseppe Maso, saranno inaugurati i lavori del Forum Next Generation EU, (ore 14.30 – 18.30), che rappresenterà il vero spazio di approfondimento sul Recovery Plan Italiano e la riforma della Sanità Territoriale, con attenzione minuziosa ai 5 nodi strategici del cambiamento post pandemia.

Ci saranno vari punti di vista a confronto tra Medicina Generalepercepita” e Medicina Generalereale”.

Le diverse aspettative circa la riforma del Recovery Plan saranno espresse da Giovanni Gorgoni, Direttore generale Aress Puglia,da Francesco Albergo, Direttore School of Management LUMe da Vincenzo Contursi, anche Medico di Medicina Generale, specialista in cardiologia e medicina interna.

Il Pnrr – Piano nazionale di  ripresa e resilienza, che prevede l’impiego di 191,5 miliardi di euro ovvero l’ammontare massimo che l’Italia può richiedere nell’ambito del NGEU, si articola in sei missioni e tra queste,la Missione 6, a cui vengono assegnati in totale 20,23 miliardi, è quella dedicata alla sanitàe si articola in due componenti principali:

–         il potenziamento dell’assistenza territoriale tramite la creazione di nuove strutture (Ospedali di Comunità e Case della Comunità) e rafforzamento dell’assistenza domiciliare;

–         digitalizzazione e sviluppo della telemedicina, il rafforzamento del capitale umano del SSN, il potenziamento della ricerca e della formazione.

“La speranza è che il Pnrr per la Medicina Generale non si riduca ad un mero investimento strutturale, per le Case e gli Ospedali di Comunità –commenta il dott. Vincenzo Contursi  – ma che abbia il potenziale umano e professionale al centro della sua visione ovvero specializzazione accademica in Medicina Generale, diagnostica di primo livello, incentivi per gli standard di qualità e gli esiti clinici”.

Il processo di sviluppo del SSN programmato e finanziato dal PNRR richiede quindi numerose nuove competenze professionali e gestionali: nuovi setting assistenziali; nuovi processi erogativi (medicina di iniziativa, centrali di transitional care, case management); un sistematico processo di digitalizzazione dei servizi e quindi di trasformazione delle loro caratteristiche; uso sistematico dei big data per scopi clinici, gestionali e di programmazione.Durante la sessione si confronteranno in merito a questi nuovi assetti organizzativi della Sanità Territoriale anche le diverse posizioni assunte dalle più importanti rappresentanze sindacali della categoria dei Medici di Famiglia:  Nicola Calabrese, Fimmg (Federazione Italiana Medici di Medicina Generale); Andrea Filippi, Cgil Medici; Ludovico Abbaticchio, SMI (Sindacato medici italiani); Giovanni Sportelli, Snami (Sindacato nazionale autonomo medici italiani); Antonio Di Malta, Consorzio Sanità Co.S.

Riformare la Medicina Generale e l’intero comparto delle Cure Primarie rappresenta un obiettivo imprescindibile per investire sulla salute dei cittadini e rilanciare in Italia il ruolo del MMG, in quanto figura professionale strategica e indispensabile per realizzare un SSN equo, accessibile, efficiente, efficace e resiliente, ma al tempo stesso economicamente sostenibile.

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