Inaugurata il 22 giugno la mostra è nata da un progetto sul territorio di Lorenzo Madaro, prodotta e organizzata da MetaMorfosi Associazione Culturale e MostreLab, e curata da Stefano S. Antonelli e Gianluca Marziani. Un’esposizione di serigrafie originali che ripercorrono le varie tappe della carriera artistica di Banksy, tra cui le ormai iconiche “Girl with balloon” e “love Is in the air” (versione su sfondo rosso di “flower thrower).
Banksy è senza dubbio alcuno lo street artist più noto al mondo, nonostante non si sappia quasi nulla di lui, o forse anche grazie a questo mistero. La sua grandezza sta nella capacità di mescolare riferimenti culturali, mischiare i codici comunicativi e capovolgere significati spiazzando il pubblico.
Dagli animali simbolo delle sue opere, topi e scimmie, alle personalità politiche britanniche, passando per una “rilettura” dell’iconografia religiosa, Banksy sfrutta ogni possibilità espressiva per convogliare il suo punto di vista anti sistema, contro il consumismo, l’oppressione e la guerra, sempre al fianco dei più deboli. E quando il mainstream cerca di appropriarsi della street art ecco che l’autore la distrugge, come è accaduto a “girl with balloon” battuta all’asta da Sotheby’s per circa un milione di sterline.
Artista anti sistema, che sfrutta il sistema e se ne prende gioco: questo è Banksy.
La mostra di Otranto, ovviamente, non è autorizzata, ma gli organizzatori fanno sapere che Banksy ne è stato informato.
Maria Cristina Consiglio