In scena al teatro Piccinni di Bari, dal 28 novembre al 1 dicembre, “Il misantropo” di Moliere in esclusiva regionale. Protagonista Fausto Cabra, un Alceste in costume, ma moderno, che medita sul mondo e le convenzioni sociali, un uomo solo, vestito di nero, circondato da personaggi colorati e leggeri che rappresentano una società superficiale e omologata, dedita al pettegolezzo e all’adulazione, una società che recita, al tempo di Moliere (l’opera fu messa in scena nel 1666) come oggi.
Alceste sembra un folle, isolato e deriso, ma è l’unico che comprende la vacuità delle convenzioni sociali. Ma Alceste è anche innamorato, di un amore possessivo ed esclusivo che vorrebbe isolare se stesso e l’amata dal resto del mondo, un amore che oggi potremmo definire tossico.
Una commedia divertente ma amara, che vede Alceste solo e impossibilitato a farsi comprendere e lascia gli altri personaggi a vivere la propria vita con la solita leggerezza.
Bravissimi tutti gli attori: Matteo Delespaul, Pietro De Pascalis, Angelo Di Genio, Filippo Lai, Marina Occhionero, Emilia Scarpati Fanetti, Andrea Soffiantini, Guglielmo Poggi, Maria Luisa Zaltron e Corrado D’Elia. Impeccabile la regia di Andrée Ruth Shammah, che ci propone il classico nella sua forma pura nell’ottima traduzione, in rima, di Valerio Magrelli.
redazione