È stato presentato questa mattina a Palazzo di Città “Il Mondo della Sordità”, il meeting organizzato dall’associazione di volontariato A.S.I. (Affrontiamo la Sordità Insieme) Puglia, in programma dal 15 al 17 novembre al Fortino Sant’Antonio, con l’obiettivo di approfondire gli aspetti della sordità da un punto di vista medico, psicologico, sociale e comunicativo.
Le finalità dell’iniziativa sono state illustrate dal presidente di A.S.I. Puglia Guglielmo Curci nel corso della conferenza stampa a cui hanno partecipato l’assessora al Welfare Francesca Bottalico e il presidente della Commissione Culture Giuseppe Cascella.
All’incontro hanno partecipato anche Nicola Quaranta, primario di Otorinolaringoiatria del Policlinico di Bari, e la professoressa Maria Grazia Fiore, tra i relatori del convegno.
“Nella nostra regione – ha spiegato Guglielmo Curci – sono stimati circa 3000 sordi di cui 1500 su Bari e provincia. La complessità del mondo della sordità e le diversità degli elementi che la costituiscono saranno la base del confronto tra i professionisti del settore in programma nella tre giorni del meeting. Sarà l’occasione per condividere i risultati e le conoscenze raggiunti negli ultimi anni per proiettare le persone sorde verso un futuro che ne determini dei miglioramenti nelle relazioni, nelle diverse forme di aggregazione e partecipazione. Discuteremo degli elementi che determinano questa disabilità, saranno analizzate in base all’evoluzione temporale le varie strategie adottate dalle diverse professionalità del mondo scientifico, medico, psicologico e sociale per affrontare la sordità. Saranno esposti le terapie adottate, gli interventi e i trattamenti per ridurre o contenere il deficit uditivo, al fine di accrescere le aspettative e la qualità di vita dei sordi. Saranno anche approfonditi tutti gli aspetti normativi e legislativi relativi ai diritti delle persone con sordità, che tendono a liberare la persona dai vincoli di una disabilità ed acquisire una maggiore consapevolezza di diritto alla cittadinanza, con la consequenziale libertà di scelta del mezzo comunicativo, grazie anche allo sviluppo di nuove tecniche mediche”.
“Questo appuntamento – ha detto Giuseppe Cascella – cade in un momento importante per la salute dei non udenti, alla vigilia della dichiarazione dell’Organizzazione mondiale della Sanità, che ha definito la sordità come una priorità a livello mondiale. L’ipoacusia, infatti, rappresenta un problema sanitario pubblico molto significativo a livello globale. Nel mondo si contano circa 360 milioni di persone che soffrono di questa patologia, tra i quali molti bambini, per questo motivo è importante curare questi pazienti con una maggiore consapevolezza sulla malattia e le sue conseguenze. Come amministrazione comunale ci siamo già mossi con diverse iniziative, organizzando ad esempio, proprio ieri, una giornata di screening visivo e audiometrico presso la residenza sanitaria Villa Giovanna, che ha coinvolto oltre cinquanta persone, molte delle quali hanno manifestato vari problemi uditivi. Più indietro nel tempo, abbiamo organizzato in piazza Prefettura un’altra giornata dedicata alla prevenzione. Riteniamo che la cosa più importante da fare sia assicurare a queste persone un miglior accesso alle cure, potenziando i programmi di screening. L’obiettivo di questa ‘tre giorni’ al Fortino, è unire la diagnosi clinica attraverso gli screening con l’informazione e la sensibilizzazione nei confronti della collettività, provvedendo anche ad indicare l’accesso più rapido al sistema delle cure”.
“Questa iniziativa – ha spiegato Francesca Bottalico – è pienamente in linea con l’impegno profuso dall’amministrazione sul tema dei diritti, in particolar modo dei più piccoli. Proprio al Fortino Sant’Antonio, infatti, è in corso una bella iniziativa, il Villaggio dei Diritti, che si rivolge in primo luogo ai bambini con l’obiettivo di sensibilizzare i cittadini sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Noi siamo convinti che il diritto alla salute significhi, in definitiva, il diritto alla normalità dell’esistenza, anche quando si soffre di qualche deficit fisico. Perciò, è fondamentale allargare l’attenzione del mondo adulto verso i diritti dei più piccoli e più fragili. Tra l’altro, da anni lavoriamo con il dottor Quaranta e con numerosi specialisti e operatori sul tema del sistema delle cure e sulla prevenzione per assicurare il giusto sostegno alla rete assistenziale cittadina”.
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redazione