Il peso della farfalla, la rassegna diretta da Clarissa Veronico per l’associazione Punti Cospicui si chiude con tre appuntamenti a distanza ravvicinata tra loro.
Il 4 dicembre, alle ore 19, presso la Libreria Prinz Zaum terza e ultima tappa di Arrivano dal mare, il ciclo di letteratura in voce coordinato dalla arabista Silvia Moresi e interpretato dagli attori del Teatro delle Bambole che si caratterizza, oltre che per essere un’occasione di conoscenza della letteratura araba e dell’immaginario che dischiude ai lettori e ascoltatori, come un’inedita forma di produzioni time specific. E se le prime due tappe sono state dedicate al rapporto con la terra di origine, all’impossibilità di stare come di rimanere, all’essere straniero fuori e dentro la propria cultura, quest’ultima parlerà di corpi, erotici, liberati e oppressi. Parlerà dell’importanza del corpo, nella vita come nella letteratura, per rinominare la relazione col mondo e con gli altri, per rivoluzionare il binomio soggetto-oggetto.
Il 6 e 7 dicembre invece due giorni dedicati a Roberto Latini, attore e fondatore della compagnia Fortebraccio teatro, ma soprattutto interprete di eccezione di una generazione teatrale capace di incidere e illuminare il contemporaneo ritessendo il dialogo con i classici, facendoli rivivere al presente in una scrittura scenica che mette a valore sapienza fisica e visione poetica. Roberto Latini, pluripremiato dalla critica e dal pubblico, è ospite frequente de Il peso della farfalla e per questa quinta edizione porta a Bari due lavori. Il 6 dicembre, alle 20, presso la libreria Prinz Zaum la performance La delicatezza del poco e del niente, nata dalla lettura delle poesie di Mariangela Gualtieri, poeta e drammaturga cesenate cui per lunghi anni è stata affidata la scrittura degli spettacoli della Valdoca, altra compagnia storica del migliore teatro italiano contemporaneo a partire dagli anni ’80. Il 7 dicembre invece, alle 21, presso la Vallisa sarà la volta de I giganti della montagna, di Luigi Pirandello, uno spettacolo che Latini fa emergere dalla sua incompiutezza (Pirandello morì prima di ultimare il testo), dilatando le possibilità di incontro, sovrapposizione, relazione tra i personaggi. Interpretati, evocati, animati da lui solo in scena, gli abitanti della villa della Scalogna guidati dal mago Cotrone e la compagnia della contessa Ilse, prendono vita attraverso la sua maestria senza quel finale che Pirandello non potè scrivere e che si scrive invece nell’immaginazione degli stessi spettatori. Lo spettacolo nato nel 2015 è valso a Latini il premio della critica e a Gianluca Misiti il premio Ubu per il miglior progetto sonoro. Le luci sono di Max Mugnai.
Ingresso 10 euro per gli spettacoli del 6 e 7 dicembre.
Info:
punticospicui@gmail.com
333.9157709
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