Il pianista Benedetto Lupo, concertista pugliese di fama internazionale, sabato 2 marzo (ore 21) sarà lo straordinario protagonista del secondo appuntamento del nuovo ciclo «Grandi Interpreti al Radar» organizzato per l’Assessorato alla Cultura del Comune di Monopoli dall’Associazione Musicale Euterpe, ente promotore del cartellone estivo Festival Ritratti.
Dopo Beatrice Rana, che ha incantato il pubblico del Teatro Radar un mese fa, tocca adesso al maestro che della pianista salentina è stato il precettore proprio a Monopoli, nel Conservatorio «Nino Rota». Lupo, che ha suonato con le più importanti orchestra americane ed europee, dalla Boston Symphony alla London Philharmonic, dalla Chicago Symphony alla Gewandhaus Orchester di Lipsia, è in giro per il mondo da sempre. È stato un enfant prodige del pianoforte e dei viaggi musicali all’estero, iniziati prestissimo, a soli quattordici anni, dopo aver debuttato solo poco tempo prima accanto a un’orchestra con il Primo Concerto di Beethoven. Formatosi nella sua città sotto la guida di Michele Marvulli e Pierluigi Camicia, si è perfezionato con Sergio Perticaroli e Aldo Ciccolini prima di frequentare le masterclass di Carlo Zecchi, Nikita Magaloff, Jorge Bolet e Murray Perahia. Nel suo bagaglio, insieme con un bel paniere di premi vinti un po’ ovunque (in Europa il «Cortot», il «Terence Judd» e il «Ciudad de Jaen», in America il «Robert Cassadeus», il «Gina Bachauer» e il «Van Cliburn»), ci sono esclusivamente i compositori più amati. Quelli dell’Ottocento, in particolar modo.
Il programma di sabato sera prevede in apertura i tredici pezzi delle Kinderszenen (Scene infantili) op. 15 di Schumann, piccole scene di vita familiare caratterizzate dalla semplicità, chiave di lettura di questo capolavoro basato su melodie semplici e immediate, ma con successioni armoniche mai scontate, benché elementari. Quindi, a seguire, Lupo proporrà una pagina importante nel percorso creativo del compositore tedesco, la Kreisleriana op. 16, ovvero le umorali otto fantasie per le quali l’autore elesse a protagonista della composizione il direttore d’orchestra Johannes Kreisler, personaggio nato dall’inventiva di Ernst Theodor Amadeus Hoffman. In chiusura di serata Lupo omaggerà Tchaikovsky con la Grande Sonata op. 37, portata al successo da Nikolaj Rubinstein in una travolgente esecuzione a Mosca nel 1879. Una pagina nelle corde di un musicista di grande fantasia come Benedetto Lupo.
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redazione