Il REGISTA CARLO HINTERMANN A BARI PER LA PROIEZIONE DEL FILM “THE BOOK OF VISION” PER IL DECIMO APPUNTAMENTO DELLA DODICESIMA EDIZIONE DELLA RASSEGNA “REGISTI FUORI DAGLI SCHE[R]MI”

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Il REGISTA CARLO HINTERMANN A BARI PER LA PROIEZIONE DEL FILM “THE BOOK OF VISION” PER IL DECIMO APPUNTAMENTO DELLA DODICESIMA EDIZIONE DELLA RASSEGNA “REGISTI FUORI DAGLI SCHE[R]MI”.

 

L’EVENTO È IN PROGRAMMA MERCOLEDÌ 19 LUGLIO ALLE 20.30 L’ARENA APULIA FILM HOUSE A BARI.

Prosegue la rassegna “Registi fuori dagli scheRmi” con la presenza a Bari di Carlo Hintermann, regista del film “The Book of Vision”, prodotto da Terrence Malick, che ha aperto la trentacinquesima edizione della Settimana Internazionale della Critica della Mostra del Cinema di Venezia. La serata si terrà, mercoledì 19 alle 20.30, all’Arena Apulia Film House di Bari (ingresso libero fino a esaurimento posti dal Piazzale Vittorio Triggiani, ingresso Orientale Fiera del Levante) e vedrà la partecipazione oltre che della regista, del direttore artistico Luigi Abiusi e di Cristina Piccino del Manifesto.  

The Book of Vision” è un film in cui si respira l’aria di uno dei maggiori e più appartati registi della storia, Terrence Malick, che ne è il produttore esecutivo. Hintermann continua il proprio percorso di autore (tra i più originali del panorama nazionale), dando seguito al cinema di Malick su cui aveva concentrato il documentario del 2002 “Rosy-Fingered Dawn – Un film su Terrence Malick”, a oggi il maggior documentario sul grande cineasta americano. Poi, nel 2011 c’era stato “The Dark Side of The Sun”, un documentario con intermezzi di animazione, un successo planetario inserito da molte riviste specializzate tra i film migliori dell’anno. “The Book of Vision”, invece, è il primo film di finzione di Hintermann.

Colpita da una grave malattia, la giovane dottoressa Eva abbandona la carriera per dedicarsi alla ricerca e alla storia della medicina. Con l’aiuto del tutor universitario Henry, del quale s’innamora ricambiata, entra in possesso del Book of Vision, un’opera scritta nel XVIII secolo dal medico prussiano Johan Anmuth. Nel manoscritto Eva trova i sentimenti, le paure e i sogni di migliaia di pazienti ed entra poco alla volta in relazione con la storia di Anmuth, convinto assertore di un metodo a metà tra razionalismo e animismo e per questo fatto internare dal principe per cui lavorava. L’unione di passato e presente aiuta Eva a comprendere la natura del suo male e a sfidare i limiti della medicina moderna per guarire il suo corpo. 

La rassegna “Registi fuori dagli Schermi” è finanziata da Regione Puglia e Fondazione Apulia Film Commission a valere su risorse del Patto per la Puglia FSC 2014/2020, nell’ambito dell’intervento “Promuovere il Cinema ed i suoi luoghi”.

redazione

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