E’ crisi nella maggioranza al Comune di Triggiano. Di qualche giorno fa il venir meno di 3 consiglieri, in fase di votazione degli equilibri di bilancio e soprattutto in merito all’acquisto di un locale utilizzato dal Comune in comodato per anni e che lo stesso Comune vorrebbe acquisire.
Sulla questione il NO dei consiglieri Marcello Tarulli, Raffaella Palella e Mauro Battista i quali hanno sollevato perplessità e chiesto chiarimenti. Abbiamo interpellato come redazione telefonicamente il sindaco Antonio Donatelli che si è dimostrato molto disponibile. 70 metri dell’ufficio dei Servizi Sociali al Comune di Triggiano appartengono ad un privato che da anni chiede di poter definitivamente vendere la parte, in caso di rifiuto della proposta rivendicherebbe la restituzione. Da qui l’atto di indirizzo voluto dal sindaco Donatelli al fine di dare riscontro alla richiesta del privato ma soprattutto per garantire il sereno lavoro degli operatori dell’ufficio. Un NO che secondo Donatelli scaturisce da “ambizioni politiche” dei consiglieri dissidenti. Tutto faceva presagire ad un respingimento del provvedimento quando d’improssivo è giunto il sostegno dei consiglieri di opposizione Angela Napoletano e Antonio Fortunato, espressione del movimento politico “Sud al Centro” della triggianese Anita Maurodinoia.
Maggioranza in bilico ma ancora in vita si direbbe, in attesa del successivo consiglio comunale nel quale sarà recepita la relazione dei tecnici che illustreranno le modalità dell’operazione di acquisto dei 70 metri di ufficio.
“Lei sarà chiamato ad assumere una posizione precisa alle Regionali 2020, quale?“, abbiamo chiesto a Donatelli.
“La valuterò a seguito della composizione della mia nuova maggioranza, è evidente” – dichiara il primo cittadino che attualmente milita nel movimento politico Italia in Comune.
“Ho un problema serio con la mia maggioranza e a settembre la devo ricomporre e può anche darsi che non ce la faccia, al seguito di queste valutazioni tutto potrà succedere. Dalla risoluzione del mio problema può dipendere la mia posizione, non prendiamoci in giro“. Questa la conclusione dell’intervista gentilmente concessa.
Antonio Carbonara