Il Sogno di Quinto Ennio al Parco Archeologico di Rudiae (Le)

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DIAGHILEV_Paolo Panaro_Orlando furioso 28.2.12 foto ©Vito Mastrolonardo-Bari
Prosegue con tre spettacoli “site specific” nel Parco Archeologico di Rudiae, in collaborazione con il Comune di Lecce, la stagione estiva di Taotor, articolato progetto triennale finanziato dalla Regione Puglia nell’ambito dell’Avviso pubblico per lo Spettacolo e le Attività culturali FSC 2014-2020 – Patto per la Puglia, promosso da Astràgali Teatro in collaborazione con Ar.Va, Theutra e il Dipartimento di Beni Culturali dell’Università del Salento che rientra nelle iniziative dell’Anno europeo del patrimonio culturale 2018. 

Giovedì 9 agosto (ore 19 – posti esauriti) appuntamento con Il sogno di Quinto Ennio, evento speciale di Astragali Teatro per il Parco Archeologico di Rudiae con gli attori Fabio Tolledi e Onur Uysal e voltAstella medieval music ensemble composto da Daniela Beltraminelli (voce, viella), Kairi Kosk (voce), Paola Bonora (traversa), Gaston Polle Ansaldi (organo portativo) e Luca Tarantino (liuto). Quinto Ennio è considerato il padre della letteratura latina. Nato a Rudiae il 16 luglio del 239 a.C., istituisce la dignità letteraria della lingua latina. Gli Annales sono stati il poema epico nazionale per i Romani sino all’Eneide di Virgilio, Quinto Ennio ha introdotto il poema epico, la forma poetica di Omero, ed ha scritto tragedie di grande valore. Spesso nelle sue opere ricorre il tema del sogno. In sogno gli appare Omero, dando l’inizio agli annales. Il sogno di Ilia è un frammento di Ennio molto importante e citato da più autori latini come esempio del grande valore artistico di questo poeta. In questo lavoro è proprio il sogno a condurre per mano lo sguardo degli spettatori attraverso le rovine della straordinaria Rudiae. Le parole dei frammenti di Ovidio si alternano al famoso racconto di Borges Le rovine circolari, dove si dipana il racconto di una persona che è stata sognata da qualcun altro. Il tessuto sonoro si avvale della presenza dei Maestri dell’Ensemble di musica medievale VoltAstella, che ci condurrà nell’attraversamento del magico spazio del Parco Archeologico di Rudiae.

Venerdì 10 agosto (ore 19 – posti esauriti) l’attore e regista Paolo Panaro della compagnia Diaghilev si confronta con l’opera più importante di Virgilio. Se si sceglie di lavorare sull’Eneide, opera scritta in una lingua morta da un poeta lontanissimo nel tempo, non lo si fa solo per un interesse nei confronti del passato o per amore verso la preziosa bellezza della poesia antica, ma, soprattutto, perché questo poema racconta, con straordinarie parole e sorprendenti architetture narrative, la storia di un uomo. Enea, dopo aver subìto un grave danno, tenta disperatamente di rifarsi un’esistenza intraprendendo un viaggio per un altrove incerto, ostile, abitato da uomini, dèi e destini diversi. Lo spettacolo, in una versione in endecasillabi del testo (ispirata alle traduzioni di Cetrangolo, Canali, Calzecchi Onesti, Vivaldi e Annibal Caro) e attraverso la tecnica teatrale della narrazione scenica, cerca di stabilire un contatto diretto e attuale con la vicenda umana di Enea, con l’infelice Didone, con il rassegnato Anchise, con i sentimenti assoluti che pervadono i versi di Virgilio e che parlano della vita dell’uomo di ogni tempo: l’odio, l’amore, i legami familiari, il senso di appartenenza a una patria.

Venerdì 17 agosto (ore 19 – Posti limitati, prenotazione obbligatoria 0832306194 – 3892105991)Metamorfosi – Donne che resistono alla violenza degli dei di Astràgali Teatro.  Lo spettacolo scritto e diretto da Fabio Tolledi, parte dal testo di Ovidio per interrogarsi su un presente segnato da tensioni e conflitti. Attraverso alcuni miti descritti nelle ‘Metamorfosi’ si raccontano storie di donne e uomini che attraversando il Mediterraneo, al confine tra la vita e la morte, sono chiamati a cambiare pelle, forma, a mutare. Storie che vengono ri-adattate nel loro contesto attuale per affrontare alcune tra le questioni più impegnative della società contemporanea come il multiculturalismo, le migrazioni, la parità di genere, “Il Mediterraneo è composto da molte culture e intorno a noi cresce la necessità di tornare a raccontare le storie che per secoli ci hanno dato il senso della vita, nonostante il mondo sembra essere bloccato in un orizzonte di guerra”, sottolinea Fabio Tolledi. “Si alzano muri. Per separare, per dividere, per bloccare, per generare un dentro e un fuori. Muri visibili, che rifiutano lo straniero, l’altro, i molti migranti in fuga dalla guerra e dalla miseria. Il Mediterraneo ci unisce e ci divide. La presenza femminile è una forte resistenza, in opposizione alle dinamiche del conflitto, della guerra, della discriminazione. Voci di donne che cantano la vita e la sua metamorfosi, esprimendo la necessità di solidarietà e di vicinanza, le voci in contrappunto, per il rifiuto del conflitto, con i suoni delle loro lingue, delle loro storie che si intrecciano”.

La compagnia Astràgali Teatro, diretta dall’attore e regista Fabio Tolledi, vicepresidente della rete mondiale dell’International Theatre Institute – Unesco, nasce nel 1981 a Lecce per fare teatro, per formare attori, per dare vita ad uno spazio di circolazione dei discorsi e delle pratiche, per elaborare progettualità, per tessere trame e relazioni. Riconosciuta dal 1985 dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali come compagnia teatrale d’innovazione, dal 2012 è sede del Centro Italiano dell’International Theatre Institute dell’Unesco ed è membro della Anna Lindh Euro-Mediterranean Foundation for the Dialogue between Cultures. Ha realizzato progetti artistici, spettacoli, attività in circa 30 paesi in tutto il mondo.

Astragali Teatro
Via Giuseppe Candido 23
73100, Lecce
Tel 0832306194
Cell 3209168440
Mail teatro@astragali.org
Info www.astragali.it
redazione

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