Una lettera del Teatro Pubblico Pugliese per gli spettatori che hanno partecipato quest’anno agli appuntamenti di programmazione, sarà consegnata questa sera al Teatro Petruzzelli di Bari, nell’ambito dello spettacolo teatrale di Laura Morante. Si riporta la lettera integralmente.
Gentili abbonati, spettatrici e spettatori,
con Laura Morante in questo contemporaneo affresco de La locandiera, siamo in procinto di salutarci per quest’anno, aspettando l’appuntamento prossimo, con la doppia, originale regia di Glauco Mauri e Andrea Baracco dell’Edipo re/Edipo a Colono (Mercoledì 19 e Giovedì 20 aprile). La stagione di prosa al Teatro Petruzzelli curata dal Comune di Bari e dall’Assessorato alle Culture con la collaborazione del Teatro Pubblico Pugliese è già all’alba di una nuova edizione, che porterà nuove poetiche, grandi drammaturgie e quel senso di proficua, curiosa sospensione tra la certezza del passato, della tradizione alla quale non vogliamo rinunciare e la sfida di nuove proposte. Una stagione che verrà edificata, come l’anno appena trascorso, su tre palcoscenici e in sinergia con la bella realtà di Teatri di Bari, titoli, dunque, diffusi tra il Petruzzelli, il Nuovo Teatro Abeliano e il Teatro Kismet.
Abbiamo, però, voluto fortemente ascoltarvi, sentire il vostro sentire e comprendere quali fossero le esigenze, i gusti, le aspettative. Abbiamo somministrato a tutto il pubblico questionari a risposta multipla con l’intento, appunto, di verificare gli interessi relativi agli spettacoli. Dalla rilevazione dei dati emerge che la scelta dello spettacolo da parte dello spettatore si basa principalmente sul testo e sugli attori, con una percentuale per entrambi i fattori del 24%. Inoltre la scelta dello spettacolo viene effettuata anche in relazione alla regia (15%) e agli autori (15%).
Per quanto riguarda le tipologie di spettacolo che il pubblico vorrebbe vedere a teatro, la prosa classica risulta essere la tipologia con maggior preferenze, con una percentuale del 26% . Subito dopo, con una percentuale del 17 %, il teatro di tipo contemporaneo, grandi nomi in scena (16%) e a seguire danza contemporanea, regia importante e spettacolo innovativo (tutti 10%).
Il gradimento dello spettacolo dipende in buona parte dall’interpretazione degli attori (31%), ma anche dalle emozioni e suggestioni che lo spettacolo è in grado di suscitare, con una percentuale del 26 %. E in generale dalla qualità artistica dello spettacolo (24%).
Inoltre, ai partecipanti del questionario veniva chiesto di descrivere la stagione teatrale perfetta con tre parole. I risultati rilevano un quasi ex aequo tra le seguenti parole: autorevole, aperta, classica, contemporanea, innovativa, internazionale.
Per questo motivo abbiamo allestito un cartellone di prosa 2017/2018 davvero alto, autorevole che metta al centro testi e attori di fama e spessore internazionali e siamo felici di annunciarvi alcune anticipazioni che, ancora una volta, consentiranno di porre Bari al centro del sistema teatrale italiano con uno sguardo alle migliori espressioni artistiche internazionali e ai classici che si rinnovano, che entrano in dialogo con il tempo presente, mettendoci sulle tracce della civiltà.
Che poi, in fondo, il grande teatro proprio questo deve saper fare: emozionare e civilizzare.
LE ANTICIPAZIONI
della prossima stagione
COPENAGHEN (Frayn)
con Umberto Orsini, Massimo Popolizio e con Giuliana Lojodice. Spettacolo proposte a più riprese negli anni passati e recensito dalla totalità della critica in maniera entusiastica, amato da un pubblico sempre numeroso, visto come un evento dai teatri delle maggiori città, sorprendente per la costante attualità del tema trattato.
I PROMESSI SPOSI (Alessandro Manzoni)
nell’adattamento e regia di Michele Sinisi
Un’occasione per rintracciare le costanti di una Storia che è relazione tra umani, aggiungendo alla visione che Manzoni aveva del proprio tempo la consapevolezza di noi contemporanei, raggiunta attraverso il tempo. Sarà un affresco realizzato con una nuova prospettiva, a dimostrazione che è classico ciò che è inesauribile, non cristallizzabile, mai completamente rischiarabile.
DELITTO E CASTIGO (Dostoevskij)
Sergio Rubini e Luigi Locascio
Un manifesto dell’Italia di oggi, un paese amorale, spinto dal desiderio di liberarsi, una volta per tutte dal proprio passato, ingombrante e ambiguo, e ricominciare daccapo.
Cordialmente
Silvio Maselli
Assessore alle culture, turismo, partecipazione e attuazione del programma
Città di Bari
di Antonio Carbonara
di Antonio Carbonara