Il Tribunale di Bari riconosce il diritto alla cittadinanza per due figli di filippini nati in Italia

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Sbarcati a Pozzallo (Rg) 162 migranti di cui 146 uomini, tre donne e 13 minori, 12 agosto 2016. Erano stati recuperati nel Canale di Sicilia da un barcone in difficoltà dalla nave di 'Medici senza Frontiere' Topaz Responder. ANSA/UFFICIO STAMPA CROCE ROSSA ITALIANA-YARA NARDI +++EDITORIAL USE ONLY - NO SALES+++

ll Tribunale di Bari ha riconosciuto il diritto alla cittadinanza per due figli di filippini nati e vissuti in Italia nonostante 20 anni fa, al momento della nascita, i loro genitori fossero presenti in Italia senza regolare permesso di soggiorno.

 

I protagonisti di questa vicenda sono stati seguiti nella loro battaglia giudiziaria da Inca e Cgil di Bari. “Ci stupisce – si legge in una nota della Cgil – come si possa ancora mettere in discussione il diritto ad acquisire la cittadinanza italiana scaricando la responsabilità su una remota situazione temporanea dei genitori. Ragazzi nati in Italia, cresciuti nelle scuole italiane, che al pari dei loro coetanei hanno l’italiano come lingua madre e il dialetto come lingua del cuore, che studiano e partecipano con profitto alla vita sociale della loro città, possano essere considerati stranieri a vita”. “C’è bisogno – conclude la nota dell’organizzazione sindacale – di un cambio di registro nella cultura del diritto e del buonsenso”.

ansa

di Antonio Carbonara

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