Sono tanti i bambini, con i loro genitori, che partecipano a Taranto alla marcia “Giustizia per Taranto”, organizzata da cittadini e da associazioni che dicono ‘no’ alle emissioni inquinanti dell’Ilva e ai patteggiamenti delle tre società imputate nel processo Ambiente svenduto e chiedono la chiusura delle fonti inquinanti, la riconversione economica, bonifiche e risarcimenti per la città.
Il cielo è coperto e a tratti piove, ma questo non ha fermato la mobilitazione dei cittadini (circa un migliaio alla partenza, ma altri, assicurano gli organizzatori, si aggiungeranno durante il percorso), che si sono radunati in piazza Marconi, nei pressi dell’ospedale Santissima Annunziata, per iniziare il corteo. Un corteo variopinto con slogan e striscioni. In uno di questi c’è scritto: “I figli dei Tamburi chiedono giustizia”. Tamburi è il nome del quartiere a ridosso dello stabilimento siderurgico, esposto alle polveri di minerali. Appelli a partecipare dal web sono giunti da Fiorella Mannoia e Michele Riondino.
di Antonio Carbonara