Ilva: no a patteggiamenti Riva, incongrui

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Fabio Riva, figlio dell'ex patron dell'Ilva di Taranto, Emilio, viene prelevato da polizia e guardia di finanza all'aeroporto di Fiumicino, 5 giugno 2015. Il manager è accusato di associazione a delinquere finalizzata al disastro ambientale, avvelenamento di sostanze alimentari e corruzioni in atti giudiziari. ANSA / TELENEWS

Il gup di Milano Maria Vicidomini ha respinto le richieste di patteggiamento perché “incongrue”, avanzate da Adriano, Fabio e Nicola Riva nell’ambito del procedimento con al centro il crac del gruppo.

Il gup ha ritenuto troppo basse le pene concordate con la procura e cioè 2 e mezzo per Adriano, tra i 4 e i 5 anni (in continuazione con una condanna già definitiva) per Fabio e circa 2 anni per Nicola. Il via libera al patteggiamento è legato allo sblocco di oltre 1.3 miliardi di euro depositati in Svizzera e da destinare al risanamento dello stabilimento.

Fonte Ansa

di Antonio Carbonara

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