Non si placano le polemiche tra Carlo Calenda e Michele Emiliano. Sulla vertenza Ilva il ministro dello Sviluppo Economico e il governatore della Puglia continuano ad avere idee diverse. “Ho convocato il tavolo per il 20 senza voler escludere nessuno. Sarei felice se partecipasse anche Emiliano, ma è ovvio che bisogna prima ritirare i ricorsi: non si può discutere contemporaneamente su un tavolo negoziale e in aula di Tribunale”, ha infatti ribadito anche oggi il ministro.
Emiliano ha risposto duro: “Il ricorso resta in piedi – ha detto Emiliano – fin quando non saranno discusse le osservazioni”. “Calenda ha fatto il blitz a Taranto perché era disperato. L’azienda – sostiene il governatore – non gli dava più ascolto, perché aveva capito che il Governo non era l’interlocutore, e quindi aveva bisogno di tornare indietro rispetto a una sciocchezza che aveva combinato, ossia l’esclusione di Regione e Comune dalla trattativa. Se farà saltare il tavolo se ne assumerà le responsabilità”.
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redazione