Ilva: slitta a 6 marzo il termine offerte per l’acquisizione

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Una immagine della marcia "Giustizia per Taranto", organizzata da cittadini e da associazioni che dicono 'no' alle emissioni inquinanti dell'Ilva e ai patteggiamenti delle tre società imputate nel processo Ambiente svenduto, e chiedono la chiusura delle fonti inquinanti, la riconversione economica, bonifiche e risarcimenti per la città, Taranto, 25 febbraio 2017. ANSA / GIACOMO RIZZO

E’ prorogato dal 3 al 6 marzo il termine per la presentazione delle offerte vincolanti per l’acquisizione degli asset dell’Ilva. Lo si apprende da fonti vicine all’operazione. La proroga è stata concessa dai Commissari su richiesta delle due cordate concorrenti. Si tratta della terza proroga di un termine comunque non perentorio.

 

A Mumbai, intanto, il presidente del gruppo Jsw che corre per aggiudicarsi l’Ilva di Taranto, Saijan Jindal, ha detto che se il consorzio Acciai Italia si aggiudicherà l’Ilva “probabilmente ci sarà qualche riduzione dei posti di lavoro e ne parleremo con i sindacati. Ma abbiamo intenzione di portare la produzione a dieci milioni di tonnellate l’anno (dagli attuali sei, ndr).

Allora genereremo posti di lavoro”. Jindal ha assicurato che “faremo dell’Ilva uno degli stabilimenti più puliti” e che gli agenti cancerogeni “si possono minimizzare”. “Le particelle polverose saranno riciclate nel giro di due anni – ha spiegato – e in cinque anni ridurremo l’utilizzo del carbone.

ansa

di Antonio Carbonara

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