“In viaggio verso noi”, il reading tra i sentimenti di Alzàia

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TARANTO

“In viaggio verso noi”,
il reading tra i sentimenti
di Alzàia
Nuova iniziativa della associazione tarantina che ogni giovedì pubblica sui social un video con una lettura dell’attrice Daniela Baldassarra. Si parla di violenza e di educazione sentimentale

Un vero e proprio percorso di sette settimane che si può definire un viaggio interiore alla scoperta dei sentimenti più profondi attraverso la magia della narrazione. È quello messo a punto dall’associazione Alzàia che una volta alla settimana sta diffondendo un video in cui l’attrice Daniela Baldassarra interpreta in un reading alcuni suoi scritti sugli argomenti da sempre cari alla onlus tarantina. Il progetto si intitola “In viaggio verso noi” ed è un modo per continuare a tenere alta l’attenzione sul tema della violenza di genere in un periodo in cui le manifestazioni pubbliche sono sospese e, tra l’altro, per tante donne la convivenza forzata è diventata una prigione.

Il giovedì Alzàia pubblica un video sulle proprie pagine social. Le prime tre settimane si parlerà di alcune sfaccettature specifiche della violenza: i segreti di famiglia, la tratta delle donne e la violenza assistita. I successivi quattro appuntamenti, invece, saranno una sorta di cammino di educazione sentimentale, tra la paura di amare e l’elaborazione di un abuso, passando per l’accettazione dell’abbandono e le insicurezze.

Non resta che mettersi comodi e godersi il viaggio tra i sentimenti. L’appuntamento è ogni giovedì, alle 15, dal 16 aprile al 28 maggio. Per chi si perdesse la prima visione c’è la possibilità di recuperare i video in ogni momento, dato che rimarranno on line sui canali social.

Questo il calendario completo del percorso video che è possibile seguire sulla pagina Facebook facebook.com/alzaiaonlus e su quella Instagram instagram.com/alzaiaonlustaranto/channel:
14 aprile – Presentazione percorso video
16 aprile – SEGRETI DI FAMIGLIA
I segreti di famiglia. Non dire, insabbiare, far finta che alcuni episodi non si siano verificati. Le violenze familiari non elaborate incidono profondamente sulla vita psichica, amorosa e sociale di ogni individuo.
23 aprile – TRATTA DELLE DONNE
La dichiarazione sull’eliminazione della violenza contro la donna (Nazioni Unite 1993) include tra le forme di violenza di genere la tratta, ovvero il traffico delle donne, e la prostituzione forzata.
30 aprile – VIOLENZA ASSISTITA
La violenza assistita avviene quando un/una bambino/a assiste a una forma di maltrattamento su figure di riferimento, in primis la madre. Le conseguenze psicologiche sono pressocché identiche a quelle che si verificano a seguito di una violenza diretta.
7 maggio – PAURA DI AMARE
Spesso l’aver subito degli abusi “blocca” il nostro coraggio di amare. Ci si sente vulnerabili rispetto a un nuovo sentimento, si ha paura di soffrire nuovamente.
14 maggio – VIOLENZA SUBITA IN ETÀ INFANTILE
Le bambine abusate che donne diventeranno? Come sarà la loro vita sentimentale? Si può davvero dimenticare un abuso subito in età infantile?
21 maggio – CREDERE DI NON MERITARE L’AMORE
Pensare di non meritare l’amore. A volte le insicurezze e la bassa autostima, a seguito di traumi, ci portano a credere di non essere più all’altezza di essere amate.
28 maggio – ACCETTARE L’ABBANDONO
Capacità di accettare l’abbandono ed elaborare il dolore in maniera consapevole.

“La violenza sulle donne è un problema che riguarda tutti e tutte. – afferma la presidente dell’associazione Alzàia onlus, Valentina L’Ingesso – È una delle più vergognose violazioni dei diritti umani. Dopo la campagna social ‘Sentinelle contro la violenza’ di qualche settimana fa che ci chiama a segnalare in anonimato le urla che spesso facciamo finta di non sentire, ora, grazie al contributo della Regione Puglia e alla costante vicinanza dell’attrice pugliese Daniela Baldassarra, abbiamo deciso di accompagnare gli utenti in un percorso interiore. Un viaggio – spiega la L’Ingesso – alla scoperta dei nostri sentimenti più intimi, per conoscere meglio le nostre emozioni ed entrare in contatto con loro. In questo modo sarà stimolata la capacità di riflessione su ciò che siamo e su ciò che proviamo. Le parole ascoltate potranno rivelarsi strumenti per trasformare le situazioni che dobbiamo affrontare, aiutandoci a conoscerci meglio, ma anche a rispettarci, amarci e accettarci così come siamo”.

Vincenzo Parabita

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