DI MICHELE TRAVERSA
Agli automobilisti viene chiesto di mantenere i veicoli in perfetta efficienza, lo stesso non si può dire per le arterie stradali”. Così il professor Fabrizio Pompilio, docente di diritto assicurativo, patrocinatore dell’azienda proprietaria del carico andato perso nell’incidente, insieme all’avvocato Anna Giannini.
“A guardare le fotografie viene da chiedersi come non sia rimasto ucciso nessuno, a partire dall’autista del camion”. Il professor Fabrizio Pompilio, docente di diritto assicurativo, patrocinatore dell’azienda proprietaria del carico andato perso nell’incidente, insieme all’avvocato Anna Giannini, vanno dritti al punto. I fatti risalgono a lunedì mattina, 17 gennaio, quando sulla ss96, tra Pozzano e Tolve nel Potentino, un mezzo pesante che trasportava 300mila litri di olio d’oliva si è ribaltato ed è finito fuori strada. Il camion è andato completamente distrutto, l’ingente e prezioso carico si è riversato sulla strada e nei campi adiacenti.
“La notizia più importane – sottolinea Pompilio -, è che il conducente non abbia riportato gravi conseguenze. Detto questo, il danno economico per l’azienda è pesante, vedremo come andrà a finire. Ovviamente le indagini sono ancora in corso, è presto per fare discorsi di qualsiasi tipo, certo è che viaggiare su strade il cui stato di manutenzione rappresenta la più grande incognita e da cui dipende la sicurezza degli utenti rappresenta un grande problema”.
“Agli automobilisti viene chiesto il massimo del rigore nel mantenere i propri veicoli in perfetta efficienza, lo stesso non si può dire per quanto riguarda le arterie stradali, gradi o piccole che siano, su cui passano ogni giorno migliaia di persone. Il camion si è ribaltato su un fianco, lo stesso autista ha dichiarato ai soccorritori che l’asfalto ha ceduto nel momento in cui è passato, se in quel momento ci fosse stata una motocicletta in transito, ora qualcuno probabilmente starebbe piangendo il morto”.