Intervista a Manila Gorio, candidata sindaco alle comunali per ‘Bari Città Libera’.
– Molto bene, la sua campagna elettorale sembra essere molto incentrata sulle periferie, il lavoro, il turismo, i giovani, i precari e la cultura aperta a tutti. Come intende affrontare queste sfide se dovesse diventare sindaco di Bari?
La mia idea per Bari è quella di valorizzare le periferie e i quartieri meno fortunati, attraverso la creazione di un network di micro-imprese sociali, che permetterebbe la creazione di lavoro e l’inclusione di coloro che faticano a trovare un’occupazione. Inoltre, puntiamo a creare percorsi turistici innovativi che valorizzino le bellezze del nostro territorio in modo sostenibile e che coinvolgano il tessuto sociale locale. Investiremo sulla cultura, con progetti di inclusione che coinvolgano le diverse realtà del territorio, dando voce anche ai giovani e ai precari.
– Come crede che la sua esperienza personale possa influenzare il suo mandato da sindaco?
La mia esperienza di vita come persona transgender mi ha permesso di conoscere le difficoltà e le barriere che molti cittadini incontrano quotidianamente nella ricerca del lavoro, nell’inclusione sociale e nella tutela dei propri diritti. Ho imparato l’importanza del rispetto per la diversità e l’uguaglianza delle persone e dei loro diritti. Questo è un valore che cercherò di portare con me nel mio mandato, per garantire una città più inclusiva e attenta alle esigenze di tutti.
– Infine, come si sta organizzando il suo team per questa campagna elettorale?
Il mio portavoce e coordinatore per Bari città libera, Michele Traversa, sta lavorando a stretto contatto con me per garantire una campagna efficiente e coordinata. Insieme stiamo costruendo un team di professionisti e attivisti locali che condividono la nostra visione per Bari. Siamo motivati e pronti a fare la differenza per la nostra città e i suoi cittadini.
Redazione