Intitolare la sala consiliare del Comune di Triggiano al sindaco Vito D’Alesio: la proposta di Anita Maurodinoia

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Intitolare la sala consiliare del Comune di Triggiano a Vito D’Alesio, ex sindaco della cittadina barese, scomparso giorni fa. È la proposta di Anita Maurodinoia, assessore ai Trasporti della Regione Puglia e triggianese di origine.

In un lungo post la Maurodinoia ricorda i trascorsi politici di D’Alesio e la necessità di rendere omaggio a questa figura importante per Triggiano.

“Nei giorni scorsi Vito D’Alesio, per ben tre volte sindaco di Triggiano (1980/83, 1985 e 1991) se ne è andato in punta di piedi senza far rumore, come se non volesse disturbare e provocare disagio, proprio nei giorni di un Natale, di per sé già angoscioso e particolarmente triste. Un galantuomo d’altri tempi che i meno giovani ricordano, per la sua umiltà nonostante la sua grande influenza; la sua umana disponibilità verso gli altri; il grande amore per la propria città, che negli anni ottanta ha guidato sotto le insegne della Democrazia Cristiana per poi concludere la sua esperienza nel 1991 come sindaco e nel 1993, come consigliere comunale. Di Vito D’Alesio mi ha sempre colpito, oltre al grande rispetto nutrito da parte dei triggianesi (ogni volta il candidato più suffragato), soprattutto la sua onestà intellettuale che lo spingeva talvolta a dire anche no, per evitare di prendere in giro i propri concittadini. Sensibile alle problematiche del lavoro e dell’occupazione, in qualità di rappresentante della Coldiretti, è stato sempre al fianco del mondo agricolo con le memorabili battaglie per l’utilizzo dell’acqua per irrigare i campi o per sviluppare e potenziare l’Oleificio Cooperativo. Davvero un autentico innamorato della politica intesa come servizio. Passione coltivata stando tra la gente e anche quando non ha avuto più un ruolo politico, ha continuato a custodire quelle virtù e quei valori, fondamentali a trasformare un buon amministratore, in un grande uomo. Insomma Vitino non ha avuto bisogno di ricoprire un incarico per essere amato e considerato. Per me, che ho avuto il privilegio di conoscerlo e di avvalermi anche dei suoi consigli a sostegno della mia candidatura alla Regione, sarà, sempre un punto di riferimento della nostra “Triggiano positiva”. Una vera e propria bandiera che va tutelata, ricordata e tramandata alle nuove generazioni. Ecco perché ritengo, che la nostra città, debitrice nei confronti di uno dei suoi figli più meritevoli, debba rendergli omaggio. Se la legge non prevedesse che “nessuna strada o piazza pubblica può essere denominata a persone che non siano decedute da almeno dieci anni», non avrei avuto alcun dubbio. Oggi invece, il Sindaco e tutta l’Amministrazione comunale, potrebbero celermente, tributargli il dovuto riconoscimento, intitolando per esempio, quella stessa Aula consiliare che Vito D’Alesio dal 1978 fino al 1993, ha presidiato con competenza e amore al servizio dei triggianesi. Intitolare l’Aula che per antonomasia rappresenta tutta la città, sarebbe il modo più nobile per dire a Vito D’Alesio: Triggiano ti ringrazia”.

Redazione

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