“CAMPAGNA 8 MARZO, 3 DONNE, 3 STRADE”
GIUNTA APPROVA L’INTITOLAZIONE DI CINQUE LUOGHI DELLA CITTÀ
A CINQUE DONNE CHE HANNO LASCIATO UN SEGNO GRAZIE AL LORO IMPEGNO E AL LORO LAVORO
Su proposta della vicesindaca Giovanna Iacovone, accogliendo l’invito di ANCI a sostenere l’iniziativa “Campagna 8 marzo, 3 donne, 3 strade”, promossa dall’associazione Toponomastica femminile al fine di celebrare con atti concreti la Giornata internazionale della donna, la giunta comunale ha approvato oggi la delibera che individua cinque figure femminili che hanno lasciato il segno nella storia locale, nazionale e internazionale, cui saranno intitolati una serie di luoghi pubblici della città.
“In continuità con il percorso avviato nelle ultime consiliature con l’obiettivo di ridurre il gap di genere storicamente esistente nella toponomastica cittadina – spiega Giovanna Iacovone -, abbiamo scelto di celebrare la memoria di cinque donne straordinarie, le più note, Rosa Parks e Tina Anselmi, cui si aggiungono tre donne conosciute per il loro impegno essenzialmente nella nostra città – Maria Rinaldi Amendola, Francesca Marangelli e Ketty Volpe – nella convinzione che prestare attenzione alla toponomastica femminile segni un cambio di passo necessario per rendere il giusto riconoscimento, culturale e sociale, a donne che hanno fatto la differenza grazie al loro impegno e al loro lavoro.
Intitolare strade, piazze e luoghi della città a personalità femminili che si sono distinte in campo culturale, politico e sociale, a prescindere dalle loro convinzioni o appartenenze, significa contribuire a scrivere una nuova storia condivisa che finalmente riconosca alle donne il ruolo che hanno avuto nella crescita della nostra società”.
Di seguito brevi cenni biografici delle donne individuate dalla delibera, con l’indicazione dei luoghi che saranno loro dedicati.
TINA ANSELMI
MINISTRA E DEPUTATA DELLA REPUBBLICA ITALIANA
PARTIGIANA DELLA DEMOCRAZIA
1927-2016
Figura di spicco nella storia della nostra Repubblica, non solo in ambito politico ma anche per l’impegno profuso nel promuovere una cultura di pace e di giustizia sociale, per le sue doti di equilibrio e dirittura morale e di intransigenza istituzionale che le fecero guadagnare l’ampio consenso di tutte le parti politiche e per aver esaltato il ruolo della donna nella politica e nella società, attraverso il suo esempio di vita e la sua attività politica.
La città di Bari intende dedicarle l’area ubicata in Corso Alcide De Gasperi tra il civico 379 e 381, ad oggi priva di denominazione, inserita amministrativamente nel Municipio II.
KETTY VOLPE
1962-2017
Attrice sensibile e di grandissimo talento, ha interpretato ruoli in “Baciato dal sole” di Antonello Grimaldi e “Questo è il mio Paese” di Michele Soavi. È stata tra gli interpreti di “È stato il figlio” di Daniele Ciprì, del cortometraggio “La sala” di Alessio Giannone, in concorso al festival di Venezia, e del film breve “Ammore” di Paolo Sassanelli. L’ultima sua apparizione è nel ruolo di Rosaria nel film “Varichina”.
Una donna straordinaria di grande generosità, un’anima bella, capace sempre di cambiare, ricercare, partendo dall’amore per i testi.
La città di Bari intende dedicarle un palco del Teatro Comunale Niccolò Piccinni.
MARIA RINALDI AMENDOLA
1920-2020
Prima avvocata nella Regione, vicepresidente della Sezione per la Tutela dei Minori della Corte d’Appello di Bari, Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, Toga d’ Oro per la sua attività forense. È stata una delle fondatrici dell’emittente TV TeleBari e socia fondatrice del Soroptimist Club di Bari. La lotta in favore dell’emancipazione femminile ha rappresentato anche il filo conduttore del suo lavoro nell’ambito del Consiglio Regionale delle donne. Pioniera delle conquiste delle donne, si è battuta per portare cambiamenti ed emancipazione nella vita delle donne italiane.
La città di Bari intende dedicarle l’area a verde pubblica, priva di una propria denominazione, sita tra via Arturo Toscanini, via Michele Troisi e via Cesare Suglia, a Japigia (Municipio I).
FRANCESCA MARANGELLI
1910-2010
Preside della Scuola Media “Melo da Bari”, donna normale e allo stesso tempo “speciale”, la professoressa Francesca Marangelli ha intessuto la sua vita di passioni, ideali, ricerche, battaglie ideologiche che incisero profondamente nella cultura e nella società, avendo contribuito alla crescita della nostra terra e della nostra città.
Nel 1962 realizzò il suo sogno, ampliando il programma delle attività scolastiche: alle attività già esistenti, affiancò la coraggiosa iniziativa di organizzare di corsi di educazione sessuale, avvalendosi di un nutrito numero di docenti di sociologia e psicologia. L’organizzazione di tali corsi fu piuttosto impegnativa in quanto dovette ottenere il consenso dei genitori, del Provveditore e della Chiesa.
Francesca Marangelli è stata tra le educatrici che hanno speso il loro coraggio per migliorare la condizione femminile. Le sue idee e la sua vita sono state completamente orientate a una migliore condizione dei giovani, della famiglia, della donna, in una visione convinta dei valori della religione e della patria.
Fortemente interessata alla pedagogia, la professoressa Marangelli è stata anche una grande scienziata, tanto da ricevere il diploma di benemerenza con medaglia d’oro dal Presidente della Repubblica.
La città di Bari intende dedicarle l’androne della scuola Media “Melo di Bari”.
ROSA PARKS
1913-2005
Conosciuta come “The Mother of the Civil Rights Movement”, la quarantaduenne Rosa Parks, di pelle nera e di professione sarta, ha lottato una vita contro la segregazione razziale, tanto da diventare paladina dei diritti civili grazie a un gesto tanto semplice quanto rivoluzionario: Rosa Park prende l’autobus n. 2857, nella città di Montgomery (Alabama), diretta a casa,. Si siede in una fila centrale ma quando, dopo poche fermate, sale un passeggero bianco, il conducente le chiede di alzarsi per lasciargli il posto, come impongono le regole: i neri siedono dietro, i bianchi davanti, mentre i posti centrali sono misti e si possono usare solo se tutti gli altri sono occupati, ma la precedenza spetta sempre ai bianchi. Rosa si rifiuta di lasciare il proprio posto a sedere su un autobus a un bianco. Il 1° dicembre 1955 viene arrestata e il suo gesto innesca un boicottaggio dei mezzi pubblici che dura ben 381 giorni. La protesta, guidata da Martin Luther King, porta la Corte Suprema ad abolire le discriminazioni sugli autobus. Quell’atto di disobbedienza cambiò per sempre la storia dei diritti civili.
La città di Bari intende dedicarle la pensilina della fermata degli autobus sita in corso Vittorio Emanuele.
Redazione