In Italia le donne di età superiore ai 65 anni sono 7,5 milioni, 2 milioni in più degli uomini. La fragilità, la malattia, la disabilità, il ricovero in strutture protette sono eventi cui la donna anziana è più esposta dell’uomo. Sopra gli 80 anni il 49% delle donne e il 32% degli uomini presentano una perdita di autonomia funzionale che incide fortemente sulla qualità della vita e sulla dignità della persona anziana. Il concetto di Invecchiamento Attivo è da diversi anni in agenda a livello europeo, perché considerato uno strumento utile per contribuire a risolvere a tutti i livelli alcune delle principali sfide legate all’invecchiamento della popolazione: società nel suo complesso, organizzazioni e singoli individui.
L’articolo 25 della Carta dei diritti fondamentali dell’U.E. recita: “L’Unione riconosce e rispetta il diritto degli anziani di condurre una vita dignitosa e indipendente e di partecipare alla vita sociale e culturale”, ma parlare di popolazione anziana significa parlare di un universo molto variegato.
La capacità di essere risorsa per i familiari, i conoscenti o la collettività riguarda circa un terzo degli anziani (34%) e si mantiene anche negli anziani fragili o disabili, le donne rappresentano una risorsa per i propri familiari (conviventi o meno) mentre è molto limitato il loro contributo in termini di attività di volontariato a favore della comunità.
Dell’invecchiamento Attivo al femminile si parla a Bari, mercoledì 24 ottobre alle ore 10.00 nel Museo Civico Bari (Strada Sagges) nel corso di un convegno organizzato dalla FNP Cisl Bari con la FNP Cisl Puglia e moderato dalla giornalista Patrizia Camassa.
Intervengono: Domenico Liantonio Segretario FNP Cisl Bari, Grazia Palumbo FNP Cisl Bari, Nunzia Bernardini Esperta Pari Opportunità, Dott. Gaetano Nappi del Dipartimento di Salute Mentale ASL Bari, Prof Antonio Quaranta autore del libro “Vivere oltre la speranza”, Grazia Vulpis Presidente GEA Soc. Coop. Sociale,Vitantonio Taddeo Segretario Generale FNP Cisl Puglia, Giuseppe Boccuzzi UST Cisl Bari, Maria Trentin Coordinamento Donne FNP Cisl.
Arriverò ad essere vecchio? E quando lo sarò, la mia vecchiaia sarà un sereno dispensare saggezza circondato dall’affetto dei miei cari, o un’anticamera del purgatorio tra dolori, inabilità, magari qualche forma di demenza, lasciato in un angolo come uno straccio usato? Domande forti che uniscono il senso dell’esistenza alla sua idealizzazione. Il tema dell’invecchiamento pone un interrogativo ineludibile: l’età anziana va considerata come una fase inevitabile di declino, o è possibile concepire questa fase della vita come una possibile risorsa e opportunità per tutti?
Sono circa 870 mila i pugliesi che hanno superato i 65 anni di età. Invecchiare bene si può e si deve, ma ci sono questioni di fondamentale importanza da affrontare. Gli anziani possono fare moltissimo per rivitalizzare quartieri e luoghi di aggregazione, bisogna dare loro solo l’opportunità di rimettersi in gioco.
Ufficio stampa CIsl
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