Sino a che punto l’ambiente in cui si vive influenza l’invecchiamento della popolazione? In che modo concretamente l’inquinamento incide sulla salute delle persone con particolare riferimento agli anziani? Domande importanti e valide ovunque, a qualsiasi latitudine e longitudine, ma che in una città come Taranto assumono un significato molto speciale e di stringente attualità.
Le risposte?Saranno fornite nel corso del seminario dal titolo “Invecchiare in una città ad alto impatto ambientale”, organizzato dal Centro per le Malattie Neurodegenerative e l’Invecchiamento Cerebrale dell’università degli Studi di Bari e dal Centro Malattie Neurodegenerativedella Pia fondazione di culto e religione azienda ospedaliera Panico di Tricase, in collaborazione con l’Asl di Taranto.
L’appuntamento è per il 6 novembre a partire dalle 8.30 nella sala convegni, Ex Ospedale Vecchio (Via Ss. Crocefisso). Responsabili scientifici il prof. Giancarlo Logroscino, la dottoressa Maria Nacci e il dott. Francesco Scapati. Dopo i saluti istituzionali tra i quali spiccano quelli del presidente della Regione Puglia Michele Emiliano e del sindaco di Taranto Rinaldo Melucci.
Da un lato i progressi della ricerca in ambito genetico, biologico e clinico, lo sviluppo delle nuove tecnologie e l’intelligenza artificiale e l’importanza dei big data; dall’altro i cambiamenti degli ecosistemi urbani ed extraurbani. LaPsicogeriatria nella sua prospettiva multidisciplinare (Geriatria, Neurologia, Psichiatria, Psicologia) è chiamata a rispondere adantiche e nuove sfide sull’invecchiamento,sviluppandosianche su queste due direttrici.
E Taranto, con le sue vicende legate all’inquinamento ambientale causato dall’impianto siderurgico, in questi giorni al centro del dibattito nazionale sul fronte occupazionale oltre che ambientale, è un caso limite in cui può essere testato il rapporto tra inquinamento ed invecchiamento.
Una prima parte dell’evento esplorerà questi temi sia in una prospettiva nazionale ed europea, sia legata alla realtà territoriale jonica. Al centro dei lavori, l’esperienza delle Alzheimer Friendly Community ovvero vivere la vecchiaia in ambienti ecologici e sostenibili come possibile risposta istituzionale e di comunità alle problematiche ambientali dell’invecchiamento.
In questo contesto si inserisce il fondamentale apporto della AIP (Associazione Italiana di Neuropsicogeriatria), come associazione scientifica sensibile alle nuove problematiche, tra cui l’ambiente e l’inquinamento, in cui si misura la società di fronte all’invecchiamento che sarà illustrato dal presidente Prof. Marco Trabucchi.
Nella seconda parte della giornata sarà sviluppato il tema dell’intervento psicofarmacologico nell’anziano, con particolare riferimento alla sua salute mentale.
redazione