L’ Unità operativa di ginecologia oncologia dell’Istituto Tumori “Giovanni Paolo II’ diventa clinica a direzione universitaria
Ginecologia oncologica, l’unità operativa dell’Istituto Tumori di Bari diventa clinica a direzione universitaria, grazie al protocollo di intesa sottoscritto ieri tra il Rettore dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, Stefano Bronzini, e il Direttore generale dell’Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico Istituto Tumori ‘Giovanni Paolo II’ di Bari, Alessandro Delle Donne.
L’accordo è finalizzato alla collaborazione in ambito didattico, scientifico, assistenziale e prevede appunto la clinicizzazione dell’unità operativa semplice, a valenza dipartimentale, di ginecologia oncologica. In pratica, l’unità operativa di ginecologia oncologica dell’Istituto Tumori di Bari sarà affidata alla direzione universitaria che guiderà tutte le attività didattiche, scientifiche e assistenziali di tale specialità. A guidare la ‘nuova’ unità operativa clinicizzata sarà il prof. Gennaro Cormio, professore universitario di prima fascia di ginecologia e ostetricia della Scuola di Medicina dell’Ateneo barese. Con la clinicizzazione dell’unità operativa di ginecologia oncologica, l’Istituto Tumori diventa sede di attività formativa e di ricerca per professori, ricercatori, specializzandi e studenti di tutti i corsi di laurea afferenti alla Scuola di Medicina dell’Università degli Studi di Bari.
«Una svolta storica per questo Istituto», spiega a riguardo Alessandro Delle Donne «che è stato inserito fra le sedi decentrate della collaborazione fra Università di Bari e sistema sanitario regionale».
L’iter amministrativo è partito lo scorso settembre, in sede di commissione paritetica regione Puglia-Università di Bari e rientra in un più vasto piano strategico di sviluppo nel settore dell’oncologia, proposto dal direttore generale dell’Istituto Oncologico e approvato da Vito Montanaro, direttore del dipartimento di promozione della salute, in aderenza alle linee di indirizzo politico di Michele Emiliano, presidente della giunta regionale. Oltre alla formazione e alla ricerca, infatti, l’avvio di una clinica di ginecologia oncologica all’Istituto Tumori significherà, fin da subito, più occasioni di cura per le pazienti. «Una scelta strategica – continua Delle Donne – visto che, lo scorso triennio, la regione Puglia ha registrato quasi 7 milioni di mobilità passiva, cioè spese mediche di pazienti pugliesi che sono andate fuori regione per curare tumori ginecologici. Bisogna invertire la rotta, ridurre i viaggi della speranza e accogliere qui a Bari pazienti, pugliesi e non. Per questo, siamo già al lavoro per attrezzare nuovi spazi, con nuovi arredi e strumentazione tecnologica all’avanguardia e, naturalmente, siamo felicissimi di avere con noi il prof. Cormio, che avrà modo di esaltare le già presenti eccellenze e le potenzialità dei nostri ricercatori, dei nostri laboratori e dei nostri medici».
“Questo traguardo è stato raggiunto lavorando insieme- ha dichiarato il Rettore Stefano Bronzini – sostenuti da una visione comune e di prospettiva e investendo sull’idea che questo accordo potrà essere leva di crescita con ricadute positive sotto molteplici aspetti. La convinzione è quella di poter contribuire a rafforzare e arricchire la realtà sanitaria pugliese valorizzando capacità e competenze fondamentali in un contesto sfidante di grande complessità”.
Approva la scelta anche il Consiglio di Indirizzo e Verifica dell’Istituto Tumori. «Un passo avanti – così il presidente del Civ, Gero Grassi – per rendere il nostro Istituto hub oncologico di riferimento per la Puglia e per tutto il meridione».
Bari, 26 maggio 2022