La città di Bari nella musica e nelle immagini di “Out of place”:
Online dal 22 settembre il video del quinto singolo del compositore barese Onofrio Cellamare
C’è Bari sullo sfondo, ma anche e soprattutto nella vita delle due protagoniste di questa storia, giovani donne legate alla città da un filo invisibile fatto di radici, ricordi, partenze, arrivi, ritorni. È il video musicale con cui si presenta oggi al pubblico “Out of place”, quinto singolo del pianista e compositore barese Onofrio Cellamare, che precede l’uscita del suo disco di esordio, disponibile dal prossimo 8 ottobre con l’etichetta INRI Classic del gruppo Metatron.
Dedicato alla città, alla musica delle emozioni che risuonano nelle sue strade, Out of place è una composizione melodica dai toni sospesi, come rarefatti, che a tratti diventano incalzanti e ritmati come i passi di chi affronta un cammino verso qualcosa di nuovo. Fuori posto, come racconta la traduzione dello stesso titolo, Out of Place è la paura del nuovo, la consapevolezza di dover andare avanti e affrontare qualcosa di sconosciuto. E ancora, la volontà di cercare in sé stessi la forza per affrontare nuove sfide, come quella di una partenza: una valigia da fare per lasciare casa, una valigia da disfare in un posto nuovo.
E così accade che le giovani protagoniste del video riscoprano i luoghi della città di Bari attraverso il filtro della nostalgia. Non importa se di partenza o di ritorno, ciò che conta è fare di queste emozioni il bagaglio più prezioso per il proprio viaggio. Firmato dal regista Alessandro Porzio, originario di Putignano, il video di Out of Place è interamente girato nel capoluogo pugliese, di cui assorbe colori, luci, movimenti e solitudini per fonderli con la musica che viene dai tasti di un pianoforte.
Il caos di via Brigata Bari fa da sfondo indefinito ai primi piani, immobili, delle protagoniste; il ponte Adriatico scorre sotto i loro piedi, nel flusso delle automobili; un parcheggio le vede avviarsi, valige alla mano, verso il proprio salto nel vuoto. E poi ancora il lungomare, i palazzi più alti della periferia, la fermata di un bus, il tavolino di un fast food diventano luoghi di riflessione e di legame con la propria storia, di identificazione con le emozioni di chi condivide quel passo. Intensa, in questo senso, l’interpretazione delle giovanissime attrici, Rebecca Minafra e Alessia Serino.
“All’interno di un disco che è interamente ispirato e dedicato alla città – racconta il compositore Onofrio Cellamare – Out of Piacerappresenta la mia idea del legame indissolubile che ci fa appartenere ai nostri luoghi e che, quando siamo lontani, ci fa sentire fuori posto. Come se nessun posto fosse casa. È con queste emozioni legate alla città di Bari che vivo ogni allontanamento, ogni ritorno”.
La pubblicazione di Out of place giunge dopo il grande successo di singoli come Neighbor’s piano, Alive e Silent Road che su YouTube e Spotify hanno superato le 200mila visualizzazioni e, sulle stesse piattaforme di streaming, sono state aggiunte dagli utenti in migliaia di playlist. I brani sono tratti da un concept album di composizioni originali per pianoforte, dedicato alla città, alle sue luci ed alle sue storie.
Di seguito, il link al video di “Out of place” disponibile su YouTube:
Onofrio Cellamare è un compositore e pianista barese. Classe 1991, compone musica per pianoforte, piccole formazioni ed orchestra. Attivo anche nel mondo del cinema, ha composto e orchestrato la colonna sonora del film “Tramonto a Mezzogiorno” di Umberto Rey. È attualmente impegnato alla produzione del suo primo album di musiche originali per pianoforte con l’etichetta INRI Classic. Ha studiato Composizione e pianoforte al conservatorio “N. Piccinni” di Bari, dove frequenta il nono anno di composizione del vecchio ordinamento. La sua musica trova radici einfluenze nel mondo classico e in quello delle colonne sonore. Dalla musica classica prende la forma, l’utilizzo di modulazioni e sorprese armoniche/melodiche, dal mondo delle colonne sonore, la volontà di ricercare un linguaggio immediato, meno complesso, ma non banale o prevedibile.
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