LA CITTÀ DI NAPOLI PROTAGONISTA AL TEATRO ABELIANO DI BARI PER IL FESTIVAL MULTIDISCIPLINARE “MASCHERE D’OLIVO” CON DUE PRODUZIONI DI ELLEGIPÌ TEATRO 20.
PER LA CHIUSURA DELLA RASSEGNA “DANCERSTUDIO”, VENERDÌ 13 ALLE 21, SARÀ DI SCENA IN PRIMA NAZIONALE LO SPETTACOLO DI DANZA “LE ANIME DI NAPOLI”, CON COREOGRAFIE DI LUANA IAQUANIELLO. DOPPIO APPUNTAMENTO, SABATO 14 ALLE 21 E DOMENICA 15 ALLE 18, PER L’ULTIMO APPUNTAMENTO DELLA RASSEGNA “ACTOR”: “ALLUCCAMM” CON ANDREA FIORILLO, CARLO LICCARDO PER LA REGIA E LA DRAMMATURGIA DI LUCA PIZZURRO.
Con due spettacoli prodotti dalla Ellegipì Teatro 20, danza e prosa, si chiudono due rassegne del Festival Multidisciplinare “Maschere D’olivo” del Teatro Abeliano di Bari (info: 080. 542.76.78).
Per l’ultimo appuntamento della rassegna “Dancerstudio”, venerdì 13 Alle 21, sarà di scena in prima nazionale lo spettacolo di danza “Le anime di Napoli”, con coreografie di Luana Iaquaniello, direttrice artistica dell’Accademia di Balletto, Musica e Teatro di Napoli. Doppio appuntamento, sabato 14 alle 21 e domenica 15 alle 18, anche per l’ultimo appuntamento della rassegna di prosa “Actor”, sul palcoscenico lo spettacolo “Alluccamm”, con Andrea Fiorillo, Carlo Liccardo per la regia e la drammaturgia di Luca Pizzurro.
Le anime di Napoli, perché Napoli non è una città. Napoli è uno stato d’animo, un insieme di suggestioni, un respiro a bocca aperta, che invade l’intero corpo con i sapori salmastri del mare e gli odori pungenti dello zolfo. Napoli è acqua e fuoco, la luce del sole e l’oscurità dei rifugi antiaerei e delle catacombe, è i vestiti stracciati di uno scugnizzo e l’eleganza. Napoli non è una città. Napoli è un co-acerbo di contrasti che come per magia si accordano come note incise sul pentagramma dell’anima. “Le anime di Napoli” vivono sul palcoscenico attraverso i corpi dei ballerini e le voci degli attori, attraverso la dinamica dei corpi e la modulazione delle voci che mirano a restituire al pubblico tutta la forza e tutta la fragilità di una città minacciata dalla terra e dal mare, senza alcuna necessità estetica lo spettacolo si propone di raccontare la verità declinata in tutti i suoi contrasti ed in tutte le sue contraddizioni come uno schiaffo in pieno viso o una carezza a mano aperta. “Le anime di Napoli” è l’anima di ognuno di noi.
“Alluccamm” potrebbe essere solo una delle tante storie disperate della vita durante la Seconda Guerra Mondiale. Potrebbe anche voler raccontare come nacque ed esplose quella rivolta conosciuta come Le Quattro Giornate di Napoli. Potrebbe essere una storia di infanzia rubata, di ricerca di identità, di violenza, quelle storie che ben conoscono i femminelli di Napoli. In realtà, lo spettacolo di Luca Pizzurro vuole essere un viaggio nei sentimenti, nelle emozioni, di chi vive in un corpo che non sente adeguato, di chi vorrebbe essere in grado di conoscere la gioia di una maternità, che è loro negata. “‘Alluccamm’ – racconta Pizzurro – nasce da uno stimolo che mi è venuto dalla città, camminando tra i Quartieri Spagnoli. Ho scoperto un tessuto umano straordinario che ancora oggi esiste. Una Napoli verace autentica che ha le radici in un passato molto solido, e di questo passato ho rintracciato le Quattro Giornate. M’interessava relativamente il lavoro storico. Ho scelto il mondo dei femminielli, dei transessuali per far rivivere quel tempo attraverso i loro occhi”.
Redazione