Sabato 12 maggio, alle ore 21.00, al teatro Forma di Bari, la Compagnia del Dadotratto porterà in scena per la prima volta in assoluto “La vera storia de l’esclusa”, spettacolo ispirato dal romanzo di Pirandello “L’esclusa”, la cui drammaturgia è stata curata dalla regista Ebe Guerra, in occasione dei 150 anni dalla nascita del noto scrittore.
“Questa nostra nuova messa in scena – spiega l’attore Alessandro Volpe – si basa sulla storia reale dalla quale ha preso spunto Pirandello e non solo. È un lavoro immaginato ed elaborato dalla nostra regista, che punta l’attenzione non tanto sulla storia, ma sulla conflittualità psicologica di una donna di fine ottocento, combattuta tra l’essere e il dover essere”.
L’opera pirandelliana, pubblicata per la prima volta a puntate nel 1901 sulla rivista “La Tribuna” e il cui titolo originario era “Marta Ajala”, racconta di una giovane ragazza il cui marito scopre alcune lettere inviatele da un ammiratore. Per questo motivo viene accusata di adulterio e cacciata da casa. L’abbandono del marito porta la ragazza a essere esclusa dalla propria famiglia e disprezzata dalla società siciliana di quel periodo. Con quest’opera Pirandello lavora sullo sfondo tipico della letteratura del “Verismo”, ricca di dinamiche sociali ben descritte nei loro pregiudizi e nelle loro sanzioni. Nella storia reale il poeta siculo Mario Rapisardi si invaghisce della giovane ragazza toscana Gisella Fojanesi. Amico in comune è Giovanni Verga, al quale l’uomo si rivolge per conoscere la donna, con la quale poi si sposa. Questa, colta, sensibile e dalle forti aspirazioni culturali, si scontra e si stanca per via dei comportamenti maschilisti, tipici della Sicilia dell’epoca, al punto che intrattiene una relazione non sicuramente solo epistolare con lo scrittore siciliano.
“Lei rappresenta una pioniera della ribellione femminile, è una donna che scardina le catene. All’epoca non si poteva pensare che una donna potesse ribellarsi al proprio marito e pensare con la propria testa. Era impensabile che potesse accettare di essere esclusa dalla famiglia, dalle amicizie e dalla scuola, per affermare la propria autonomia e la sua libertà”.
Nel lavoro della compagnia del Dadotratto, nel quale sono impegnati Paola Arnesano, Roberta Costantini, Paola Morrone, Alessandro Rotaia ed Alessandro Volpe, la storia si sviluppa attraverso i ricordi della donna e si focalizza sulle scelte che questa prende combattuta tra la sua vera personalità, desiderosa di poter decidere lei della sua vita e quella più accomodante nei confronti di un modo di vivere che portava la donna ad essere sottomessa al volere del proprio uomo.
Come in tutti gli spettacoli della compagnia del Dadotratto, anche in questo le scenografie sono a cura di Damiano Pastoressa. I costumi, tipici dell’800, sono stati realizzati da Angela Gassi. Anche la selezione musicale vede una collaborazione che è ormai consolidata con Gianni Ciardo, che in questa occasione ha scelto di rendere omaggio alla compagnia con un “regalo” sul finire dello spettacolo. Le ricerche storiche sono a cura di Ebe Guerra e del prof. Rino Caputo dell’Università “Tor Vergata” di Roma.
Teatro Forma – Via Fanelli, 206/1 – Bari
Infoline: 0805018161 – 3400858062
Inizio spettacolo: ore 21:00
redazione