La Fiera del Levante di Bari riparte quest’anno dalla vitivinicoltura e dall’olivicoltura con Enoliexpo 2022, rassegna nazionale di macchinari, tecnologie e servizi dedicati a due delle più importanti filiere produttive dell’agroalimentare regionale e nazionale.
La manifestazione, in programma dal 10 al 12 marzo, è stata presentata questa mattina alla stampa, nello stand regionale fieristico, nel pad. 152, alla presenza dell’assessore all’Agricoltura della Regione Puglia, Donato Pentassuglia, del direttore di EnoliExpo, Francesco Cherubini, del presidente dell’associazione Frantoiani della Puglia, Stefano Caroli, e del presidente Assoenologi Puglia, Basilicata e Calabria, Massimo Tripaldi.
“Il ruolo di questa iniziativa – ha dichiarato l’assessore Pentassuglia -, fortemente sostenuta dalla Regione Puglia insieme alla Nuova Fiera del Levante, è determinare un cambio di passo. E’ un’occasione per rilanciare la tutela e la valorizzazione dei prodotti di due filiere agricole importanti, quali sono la vitivinicoltura e l’olivicoltura. Valorizzazione, in particolare, significa difesa della qualità e lotta alle falsificazioni. La manifestazione darà spazio non solo alle nuove tecnologie di settore, ma anche ad approfondimenti mirati sulle numerose proprietà nutraceutiche dei nostri prodotti, grazie al contributo delle Università e, in particolare delle professoresse Corbo e Clodoveo. Il supporto prezioso di Assoenologi Puglia e dell’Associazione dei Frantoiani regionale ci consentirà, durante questa kermesse, di porre l’attenzione sugli sforzi che le imprese, i consorzi fanno per difendere prodotti autentici come l’olio e il vino. La Regione Puglia è, e sarà sempre, al fianco di iniziative di promozione e valorizzazione dei nostri di qualità e delle imprese con azioni mirate e strategiche. A tal proposito, vorrei ricordare il lavoro che come Assessorato Agricoltura stiamo svolgendo insieme alla Formazione, non solo per la realizzazione di percorsi di alternanza scuola lavoro dedicati ma anche per la definizione di nuove qualifiche specializzate che mancano al sistema economico agricolo. Ma che sono necessarie per la crescita del nostro sistema agricolo e occasioni per le nuove generazioni di investire nel proprio futuro e in quello della nostra regione”.
Partiamo, quindi, simbolicamente da questo evento fieristico – ha concluso l’assessore -, come momento di speranza e di un ritorno alla normalità, sebbene sia purtroppo oggi in atto anche una guerra. Dobbiamo, però, guardare al futuro mettendo in campo tutte le azioni, che sono state anche di sistema, come dimostrato in questo ultimo anno: nonostante la pandemia abbiamo lavorato gomito a gomito con tutto il partenariato socio economico regionale. Stiamo lavorando insieme per ridare un futuro a un territorio martoriato dalla Xylella e abbiamo fatto fronte comune per recuperare risorse importanti, nel riparto della dotazione prevista dalla nuova Politica agricola comune 2023-2027, da destinare proprio all’olivicoltura. Abbiamo ancora tante sfide da affrontare ma abbiamo unicità di azioni e intenti che sono certo ci permetteranno di raggiungere grandi risultati”.
Una manifestazione da grandi numeri, fanno sapere gli organizzatori, con quasi 200 espositori italiani e stranieri ad occupare i 16.000 mq. del nuovo padiglione, pronti a presentare le ultime innovazioni di prodotto e di processo per la gestione di oliveti e vigneti, per la trasformazione in frantoio e cantina, per il fine linea con imbottigliamento e packaging. Si alterneranno nei tre giorni una ventina di incontri di formazione e aggiornamento professionale con la partecipazione dei più autorevoli esperti e ricercatori.
“EnoliExpo è un contenitore che ha la fortuna di riunire insieme tutte le eccellenze che la Puglia sa esprimere – ha sottolineato il direttore di Enoliexpo, Francesco Cherubini – sul fronte olivicolo e vitivinicolo: dai produttori ai trasformatori, della formazione alle ricerca, con il pieno coinvolgimento di Enti, istituzioni, associazioni, organizzazioni, scuole. Cosicché questa fiera diventa l’occasione per fare emergere non solo il primato in Italia per quantità d’olio e il secondo posto per quantità di vino, ma una grande rete identitaria di professionalità e competenze a servizio di due settori strategici dell’agroalimentare italiano”.
Per la Puglia – prima regione d’Italia per la produzione di olio (una media di 150 mila tonnellate nell’ultimo quinquennio, pari a quasi il 50% su scala nazionale) e seconda per quella di vino (8,5 milioni di ettolitri nel 2021, pari al 20% nazionale, dietro solo al Veneto) – EnoliExpo ha una valenza ancor più significativa, perché diventa il contenitore dove si accentreranno, tutte insieme, le eccellenze territoriali di questi due comparti. Insieme alle Organizzazioni di produttori (Italia Olivicola, Unapol, Unaprol), un ruolo di primo piano lo svolgerà infatti l’Università Aldo Moro che, insieme all’Associazione Frantoiani di Puglia, animerà le attività all’interno dello stand della Regione con iniziative divulgative rivolte ad operatori professionali e studenti. Protagonisti attivi anche il Cnr per la questione Xylella, il Crea ed Assoenologi per le tematiche in materia di vigneti. Coinvolti a pieno titolo gli Istituti agrari e professionali della regione per avvicinare le nuove leve.
EnoliExpo avrà una cadenza biennale e si alternerà a Bari con Agrilevante (in programma negli anni dispari) grazie alla partnership con FederUnacoma, l’associazione dei costruttori di macchine agricole. Si alternerà allo stesso tempo all’Expoliva di Jaen, in Spagna (anche questa negli anni dispari) vale a dire la principale manifestazione internazionale del settore olivicolo, rispetto alla quale EnoliExpo intende essere la naturale alternativa non solo per l’Italia, ma anche per i paesi del bacino del Mediterraneo.
redazione