Il pellegrinaggio è una metafora della nostra vita sempre in cammino, tra gioie e dolori. Ma la processione di domenica scorsa a Capurso (26 agosto 2018) per i festeggiamenti della Madonna del Pozzo è stata una “prova” eccessiva, considerando il caldo e l’età di molti devoti che portavano pesanti ceri. Circa 9 ore di percorso lungo le vie, per arrivare al santuario mariano e deporre sull’altare la statua della Madonna.
E’ molto probabile che i tanti fedeli si guadagneranno il Paradiso per aver messo alla prova il proprio fisico e la propria salute per circa 9 ore di processione. Ma è anche vero che il buon Dio desidera dai suoi fedeli ben altro: soprattutto una vita caratterizzata da opere di amore o di carità.
Abbiamo intervistato alcuni “veterani” delle processioni domenicali che negli anni si sono tenute, nell’occasione della festa della Madonna del Pozzo. Gli stessi hanno riferito come in passato si arrivava alla conclusione al massimo alle ore 18:00.
Quest’anno si è oltrepassato il limite, ecco gli orari riferiti: i fedeli avrebbero fatto i primi passi alle ore 10:45, subito dopo la santa messa che si è celebrata alle ore 9:20. Sono stati necessari 45 minuti circa per uscire dal sagrato del santuario e avviarsi lungo le strade di Capurso. Troppo a dire di alcuni: probabilmente nessuno sollecitava la ‘testa’ del corteo a muoversi. Ricordiamo che la compagnia più numerosa è quella di Bisceglie.
I fedeli in processione, dopo una lunga e faticosa giornata, sono giunti in santuario intorno alle ore 19:20.
Per fortuna non si è registrato nessun inconveniente, quasi un “miracolo”. Tra i volontari quelli dell’AVIS locale che hanno distribuito acqua durante il percorso.
Antonio Carbonara