L’assessore alla Sanità Raffaele Piemontese firma l’accordo con i sindacati per le prestazioni aggiuntive. Infermieri e altri dipendenti del comparto sanitario passano da 27 a 50 euro all’ora già a partire dal 1° febbraio 2024. Il presidente Emiliano: “Riconoscimento di enorme impatto non solo economico.
Buste paga più pesanti per medici, infermieri e operatori socio sanitari che facciano turni di lavoro in più nei pronto soccorso e per soddisfare le liste di attesa. È un accordo storico quello sottoscritto, stamattina, tra Regione Puglia e sindacati delle diverse categorie dei medici e del comparto sanitario, recependo le proposte formulate dall’assessore alla Sanità, Raffaele Piemontese, ed elaborate dal direttore del Dipartimento della Salute, Vito Montanaro, e dalla dirigente della Sezione Strategia e Governo dell’Assistenza territoriale, Antonella Caroli.
“Si tratta di un riconoscimento di enorme impatto non solo economico, doveroso ma non scontato, frutto perciò di una scelta politica precisa: siamo al fianco delle donne e degli uomini che si occupano della salute dei cittadini, vogliamo gratificare professionalità e competenze che si impegnano anche oltre l’orario di lavoro”, ha detto il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano.
Nel dettaglio, le prestazioni aggiuntive richieste da aziende sanitarie e ospedaliere per soddisfare le richieste di visite e esami in lista di attesa o per carenze di organico saranno pagate, a partire da febbraio 2024, 80 euro all’ora per la dirigenza sanitaria e 50 euro all’ora per il comparto che comprende tutto il personale non medico e non dirigente.
Per infermieri e operatori socio sanitari, in particolare, si tratta di un vero e proprio “premio”, dato che le prestazioni aggiuntive passano a essere retribuite da 27 a 50 euro e ciò retroattivamente, a far data dal 1° febbraio del 2024.
“Questo riconoscimento significa un investimento complessivo di 30 milioni di euro di risorse regionali, 20 milioni per il pagamento delle prestazioni aggiuntive dei dirigenti sanitari, 10 milioni di euro per pagare le prestazioni aggiuntive svolte dagli altri professionisti del comparto nel corso di quest’anno”, ha detto Piemontese, sottolineando “l’imponenza di un impegno finanziario che misura il peso di una scelta politica con pochi precedenti”.
La vera rivoluzione è per il 2025 ormai alle porte quando la dirigenza sanitaria sarà retribuita per le prestazioni aggiuntive 80 euro all’ora dal lunedì al venerdì, 100 euro all’ora per il sabato, domenica e festivi. I turni di lavoro in più svolti dai medici nei pronto soccorso saranno pagati sempre, 7 giorni su 7, 100 euro all’ora. Analogamente, al personale del comparto della sanità le prestazioni aggiuntive saranno pagate 50 euro all’ora dal lunedì al venerdì, 65 euro il sabato, domenica e festivi infrasettimanali. Nei pronto soccorso, i turni in più svolti dal personale del comparto saranno pagati 65 euro all’ora in più tutti i giorni della settimana. Facendo un’ipotesi di 5 turni aggiuntivi nei Pronto Soccorso al mese, significa uno stipendio aggiuntivo di 2.500 euro al mese in più per medici e dirigenti sanitari, 1.500 euro in più al mese per il personale del comparto sanitario. Compensi su cui si applica una tassazione più favorevole ridotta al 15%.
Redazione