La storia della camorra barese nel libro di de Carolis: presentazione alla Camera dei Deputati

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Il lavoro inedito dell’autore Stefano de Carolis “Con un piede nella fossa” , storie di malavita 1861-1914 (edito da LB edizioni) sarà presentato a Roma, nella prestigiosa sala stampa della Camera dei Deputati ( martedì 29 gennaio alle ore 11:30). La storia della camorra barese, in particolare degli anni 1861-1864, è stata raccontata con minuziosi particolari che aprono scenari di notevole interesse  sul piano culturale per la città di Bari e non solo. 

Interverranno:

  • on. li Francesco Paolo Sisto, Ubaldo Pagano, Carmelo Miceli, Paolo Lattanzio
  • Giuseppe Volpe, Procuratore della Repubblica
  • Luigi Bramato, editore
  • Vincenzo Caiazzo, Giuseppe Santorelli (grafologi forensi)
  • Ivan Cimmarrusti, giornalista Sole 24ore – Roma

Stefano de Carolis, sottufficiale nell’Arma dei Carabinieri, ricercatore storico, cultore di storia patria e giornalista. Il suo è un lavoro inedito sulla criminalità in Puglia,  una indagine accurata di un periodo compreso tra il 1860 e il 1914. Siamo alla soglia della Prima Guerra Mondiale, con tutte le conseguenze che si avranno sul contesto sociale e civile dell’epoca.

La trama del libro appare subito affascinante e intrigante: si parte dalla criminalità organizzata di Bari e provincia e il “maxi processo” celebrato alla fine dell’800, quando il Codice Zanardelli muove i suoi primi passi e consente di portare in giudizio 200 imputati, ritenuti affiliati alla “malavita”.

Un avvenimento in cui de Carolis si imbatte per caso: «Tutto nasce circa 15 anni fa. Curiosando in un negozio di antiquariato in Lombardia, trovai una fotografia datata in cui era ritratto uno stuolo di detenuti scortati dai Carabinieri Reali, che usciva dal Castello Svevo di Bari in occasione di un processo penale. Acquistai questa ed altre fotografie che immortalavano i volti di alcuni malavitosi baresi e, ritornato a casa, decisi di approfondire l’antica vicenda giudiziaria in cui mi ero imbattuto».

Abbiamo chiesto a Carolis quali peculiarità aveva e ha la criminalità barese. Egli annota, attraverso la sua ricerca,  come  la struttura della criminalità organizzata non sia cambiata: “certo si è raffinata,  scegliendo campi di azione differenti in cui investire, ma ha mantenuto tratti distintivi costanti: dall’efferatezza, all’arroganza e al modus operandi, passando per la forza pervasiva capace di incidere negativamente sullo sviluppo civile ed economico di un territorio che stava crescendo in modo considerevole“.

Il libro ha ottenuto il  patrocinio del Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri di Roma e dell’Associazione Grafologica Italiana. Il saggio contiene un cenno anche su Turi (Bari), con fatti e protagonisti del tutto “passivi”, attori in un traffico di banconote false che ha interessato soprattutto il Comune di Polignano a Mare, come base logistica.

Nota sull’Autore

Stefano de Carolis, classe 1969, sottufficiale nell’Arma dei Carabinieri, ricercatore storico, cultore di storia patria e giornalista.

Specializzato nella Tutela e Salvaguardia del Patrimonio Culturale Nazionale, presso il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo del MiBACT di Roma. Già in servizio presso il Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale.

Collabora con alcune testate giornalistiche locali e nazionali, e con il giornale statunitense, “L’Italo-Americano”, settimanale bilingue pubblicato dal 1908 in California U.S.A..

Antonio Carbonara

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