L’acqua agli agricoltori di Palagianello dovrebbe aumentare

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Taranto – Nelle prossime ore, il volume di acqua al servizio degli agricoltori di Palagianello dovrebbe aumentare.

È quanto è emerso dall’incontro odierno, organizzato negli uffici tarantini del Consorzio di Bonifica Stornara e Tara, tra il direttore generale Pietro De Simone, l’ingegner Gianni Merlino (responsabile del Servizio Agrario), l’ingegnere Stefano Ciriello (del Servizio Ingegneria del Consorzio) e il direttore dell’area Due Mari di Cia Agricoltori Italiani di Puglia Vito Rubino.

La Cia, infatti, alcuni giorni fa, aveva acceso i riflettori su gravi disservizi nell’erogazione di acqua per gli utenti che hanno formalizzato domanda di prenotazione irrigua in agro di Palagianello.

Raccogliendo numerose segnalazioni di imprenditori agricoli del territorio e partecipando a mirati sopralluoghi nell’agro di Castellaneta e Palagianello, Cia Due Mari aveva stigmatizzato subito la problematica e richiesto al Consorzio di Bonifica Stornara e Tara di ripristinare urgentemente la corretta erogazione di acqua per l’area di Palagianello: secondo le ricostruzioni tecniche del direttore Vito Rubino e del presidente Pietro De Padova, i disservizi, attualmente ancora in essere, sarebbero causati da un by-pass realizzato nelle ultime settimane nei pressi della lama di Castellaneta.

In difesa degli agricoltori, la Cia contesta quote di livello d’acqua non regolari: in contrada Sant’Andrea, nel territorio di Castellaneta, l’acqua del canale adduttore presenta un livello massimo di portata a tal punto da rendere indispensabile lo scarico automatico per il troppo pieno; in contrada Chiulli, a causa di particolari modifiche tecniche, il canale eroga invece circa la metà di ciò che dovrebbe rendendo insufficiente per l’erogazione di acqua nei terreni dell’agro di Palagianello.

«L’incontro con i vertici del consorzio di bonifica Stornara e Tara è stato cordiale e positivo – ha riferito il direttore Vito Rubino dell’area Due Mari di Cia Puglia – Non potevamo restare inermi di fronte alle tante segnalazioni ricevute dai nostri associati e per questo abbiamo acceso i riflettori sulla vicenda, con l’obiettivo di scongiurare conseguenze gravi di natura economica-produttiva per le nostre aziende agricole. L’incontro è terminato con rassicurazioni e interventi risolutivi a strettissimo giro. Restiamo fiduciosi ma continueremo a monitorare la situazione giorno dopo giorno».

«La nostra tesi però è chiara – ha aggiunto Rubino – La rete irrigua del consorzio di bonifica Stornara e Tara andrebbe ammodernata utilizzando i numerosi fondi resi disponibili, sia dal Pnrr che dai vari bandi che il Ministero dell’Agricoltura e Sovranità Alimentare e Forestale mette a disposizione ormai da diversi anni in favore dei consorzi di bonifica italiani. Bisognerebbe non disperdere, anzi, utilizzare le somme che il Cipe rese disponibili con apposite delibere, per la realizzazione di vasche di accumulo di acqua nella lama di Castellaneta».

Redazione

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