Continuano le attività del progetto speciale LandXcape che entrano sempre più nel vivo. Archiviati i primi due fine settimana di dialoghi e spettacoli nei parchi naturali salentini tesi a sviluppare un ripensamento dei luoghi attraverso l’arte per la costruzione del futuro paesaggio rurale dopo le profonde modifiche degli ultimi anni, adesso sta per partire la seconda fase, quella delle residenze artistiche.
Prima però, ci aspetta un lungo fine settimana di importanti appuntamenti di condivisione e partecipazione al cambiamentoin un momento fragile come quello che le province di Brindisi, Taranto e Lecce stanno vivendo con la lotta alla Xylella che inevitabilmente sta cambiando in modo sostanziale e antropologico il futuro di quelle terre e dei suoi abitanti. Ed ecco che l’arte si fa strumento di confronto e conforto, oltre che di incontro con un nuovo modello e settore produttivo in grado di valorizzare il territorio e le sue specificità e di fornire una risposta alle istanze del territorio, delle associazioni di categoria, delle associazioni ambientali e di tutti gli stakeholder del mondo dell’agricoltura , del turismo verde, dell’artigianato e dell’ambiente che hanno posto questioni sul proprio futuro.
Ma torniamo alle azioni di animazione territoriale in programma per il fine settimana.
Si comincia venerdì 5 ottobre alle 17 nella Risrva Naturale dello Stato Area Marina Protetta di Torre Guaceto, al centro visite della riserva “Al Gawsit” presso Serranova con l’appuntamento dei Dialoghi sul Paesaggio sul tema Racconti e Memoria dei Luoghi, per una riflessione sul paesaggio salentino e sulla sua rigenerazione a partire dai racconti della memoria. All’incontro, moderato da Simonetta Dellomonaco, coordinatore scientifico del progetto LandXcape per il Teatro Pubblico Pugliese, parteciperanno Mario Tafaro e Sandro Ciccolella, rispettivamente presidente e direttore del Consorzio di Gestione di Torre Guaceto; Cinzia Scaffidi, giornalista, scrittrice, docente presso l’Università di Scienze gastronomiche di Pollenzo; Francesco Baratti, architetto paesaggista, esperto di Ecomusei; Giuseppe Affinito, autore della ricerca video de ‘I granai della memoria’ di Torre Guaceto e la Rete dei Paesaggi Narranti (Luigi D’Elia, Festival Il Salento racconta-Puglia, Giancarlo Biffi, Festival dei Tacchi-Sardegna, Michele Losi, Festival Il Giardino delle Esperidi-Brianza, Michela Simoni, Festival Montagne Racconta-Trentino). L’incontro si concluderà con una degustazione del territorio a cura del paniere della Riserva di Torre Guaceto.
Sempre venerdì 5 ottobre, il Parco naturale regionale Litorale di Ugento ospiterà alle 19.30 nel Nuovo Museo Archeologico di Ugento la visita guidata Un mare di cultura e biodiversità; mentre alle ore 21.00 nella Chiesa di Santa Filomena (Municipio di Ugento) andrà in scena lo spettacolo Cielo Nerodi Francesco Niccolini e Pierpaolo Piludu, con Pierpaolo Piludu e la regia Mauro Mou per Cada die Teatro (infoline e prenotazioni al 3283424894, incontro per visita e spettacolo Municipio di Ugento *in allegato la scheda dettagliata dello spettacolo). Un viaggio lungo venticinque anni, dove si torna da una guerra e si parte per un’altra, ci si innamora e si fa a botte, si gioca, si ride e si fa l’amore: insomma si diventa adulti, si soffre di gelosia e solitudine, si seppelliscono i propri cari e una città bellissima e amata diventa un cumulo di macerie. Efisio e Antioco Mereu sono gemelli, due gemelli che più gemelli di così non si può. Eppure sono diversissimi, nei pensieri e nei destini: il primo è indifferente al fascismo che si avvicina, il secondo è anarchico e antifascista nell’animo e quando scoppia la guerra viene spedito sul fronte peggiore che ci sia, la Russia. Efisio invece, finisce in Marina, al sicuro, sul lungomare di Cagliari. Fino al ’43, quando i bombardieri americani riducono in polvere buona parte della città.
Sabato 6 ottobre ci si sposta invece al Parco Naturale Regionale Costra Otranto – Santa Maria di Leuca e Bosco di Tricase. Quial mattino, alle 10.30 al Castello di Andrano ci sarà il dibattito su Paesaggi Contemporanei che vedrà il confronto tra Nicola Panico, presidente, Luisella Guerrieri, Francesco Minonne comitato esecutivo del Parco, Aldo Patruno, direttore del Dipartimento delle Industrie Culturali, del Turismo e della Valorizzazione del Territorio, Regione Puglia; Antonio Errico, dell’associaizione “Magna Grecia Mare”; Michele Losi, festival teatrale “Il Giardino delle Esperidi”, Campsirago residenza, Lombardia; Francesco Martinelli, sceneggiatore e attore e Michele Pinto, regista. Nel corso del dialogo sarà proiettato il cortometraggio “Figli di Madre Terra” prodotto dal Teatro delle Molliche in collaborazione con Morpheus Ego. Il cortometraggio ha ottenuto sei premi al Festival “Rome Web Awards” tra cui: Best Italian Creation – Best Social. E’ stato selezionato ai Festivals: Ortometraggi Film Festival di Borgagne, Foggia Film Festival. È stato proittato ad apertura dei convegni tematici: “Xylella e danni dal gelo” organizzato da UNAPOL (Unione Nazionale Associazioni Produttori Olivicoli); “EVO Europa, Valore, Opportunità” organizzato da CNO (Consorzio NAzonale Olivicoltori) e FOI (Filiera Olivicola Olearea Italiana). L’incontro si concluderà con una degustazione del territorio a cura dell’associazione Terra Rossa.
Alla sera, invece, sempre il Castello di Andrano, all’interno del Parco naturale regionale Costa Otranto-Santa Maria di Leuca e Bosco di Tricase ospiterà prima (ore 20) la visita guidata/incontro con il parco Produttori di Paesaggioe a seguire (ore 21, nel cortile del Castello) lo spettacolo Marblelanddi e con Soledad Nicolazzi prodotto da Compagnia Stradevarie, Campsirago Residenza (infoline e prenotazioni: 347 8130497 (incontro per visite e spettacolo Castello di Andrano). Come trasformare una risorsa unica al mondo in una montagna di polvere: istruzioni per l’uso. Un affresco colorito di voci diverse, quante sono le professioni e le figure del mondo delle cave di Carrara di ieri e di oggi. Un lavoro di raccolta di interviste a cavatori, imprenditori, scultori, artigiani, camionisti, ambientalisti e persone che il mondo del marmo lo vivono da sempre, lo respirano. Il marmo bianco, l’unica materia prima esportata dall’Italia. Il blu della “valorizzazione del rifiuto” e la storia di una città che potrebbe avere le strade lastricate d’oro e invece è’ uno dei comuni più indebitati d’Italia: un’economia da terzo mondo nel cuore del Belpaese. Un monologo sferzante e ironico, che racconta quello che è stato definito “il disastro ambientale più grande d’Europa”.
Domenica 7 ottobre ci si sposta ancora. Siamo al Parco naturale regionale Porto Selvaggio e Palude del Capitano. Qui alle 16.00 alla Torre dell’Alto ci sarà la visita guidata Paesaggi in evoluzione e alle 17 lo spettacolo Tempeste – L’olivo, il vino, le pietre. Trilogia della rinascita dalle Metamorfosi di Ovidio, scritto e narrato da Sista Bramini e prodotto da O Thiasos TeatroNatura (infoline e prenotazioni al 349 6799790, incontro per lo spettacolo e la visita Via Cantù, Santa Caterina c/o Grotta Capelvenere). I miti non sono mai accaduti, ma accadono sempre. Quanto più un mito è antico, tanto più è ricco di futuro perché in esso sono custodite possibilità che ancora aspettano di realizzarsi. Quando la realtà appare senza scopo e senza via, tutti diveniamo vittime. La vita è per sua natura esposta alla catastrofe che cerchiamo il più possibile di evitare, ma è solo dopo una profonda crisi che si rinasce davvero. In Tempeste si narrano tre antichi miti che, in modo diverso, parlano di catastrofi e rinascite. In ciascun mito, da una catastrofe rinasce la vita sotto una nuova forma. Il primo, legato all’origine dell’olivo, è il mito di fondazione di Atene e della democrazia. Qui la previsione della catastrofe costringe un popolo a compiere una scelta decisiva per il futuro. Grazie a quella scelta la comunità fonda se stessa. Il secondo mito è legato alla nascita del vino: questa volta si tratta di una catastrofe sentimentale e la scelta che s’impone nel presente, proprio mentre infuria la tempesta, trasformerà il dolore individuale in un bene comune. Nel terzo mito a rinascere è il genere umano e la scelta va compiuta a catastrofe avvenuta, in uno spazio vuoto, un deserto in cui tutto sembra ugualmente possibile e impossibile. In questi tre miti sono evocate relazioni inedite tra gli dei, le donne, gli uomini e gli animali, relazioni che ci invitano a ripensarci e immaginarci in modo nuovo, forse per prepararci a un mondo nuovo…
Narrazione e polifonie s’intrecciano nel tessuto emotivo e spirituale delle storie e nel rapporto vivo e diretto con il pubblico e la natura.
E siamo arrivati all’inizio delle residenze artistiche che si terranno dal 9 al 18 ottobre. Lunedì 8 ottobre alle 17.30 il Museo archeologico Ribezzo di Brindisi (piazza Duomo), Polo Biblio-Museale regionale, ospiterà il seminario-conferenza di presentazione della ricerca delle residenze artistiche BJCEM LandXcape e gli artisti della BJCEM. Dialogano sul tema l’assessore regionale alle Indsutrie Culturali e del Turismo Loredana Capone; il sindaco di Brindisi, Riccardo Rossi, il Segretario Generale BJCEM (Biennale des Jeunes Createurs de l’Europe et de la Mediterranée)Federica Candelaresi; i tutor delle residenza artistiche BJCEM, Salvatore Tramacere, Crispino Lanza, Sara Ciracì, Luigi D’Elia, Michela Cerini, Laura Biasco, Mauro Lazzari;gli artisti internazionali selezionati per le residenze artistiche; il referente dei Poli Biblio-Museali regionali di Brindisi, Lecce e Foggia, Luigi De Luca. Modererà l’incontro Simonetta Dellomonaco, Teatro Pubblico Pugliese e coordinatore scientifico del progetto LandXcape. Saranno presenti e parteciperanno al dialogo i rappresentanti del partenariato del territorio (associazioni di categoria e per la difesa del patrimonio ne dell’ambiente) e i direttori de sei parchi naturali coinvolti nel progetto. Per l’occasione è prevista una cena – degustazione a cura della AMP e RNS di Torre Guaceto.
LandXcape è sostenuto dalla Regione Puglia, Assessorato alle Industrie Culturali e Turistiche, attraverso i Poli Biblio-Museali di Lecce e Brindisi e attuato da Teatro Pubblico Pugliese, in collaborazione con Biennale dei giovani Creativi d’Europa e del Mediterraneo (BJCEM), a valere sulle risorse FSC (Fondo per lo Sviluppo e la Coesione), Puglia 2014 – 2020, Patto per la Puglia, Area di Intervento IV “Turismo, cultura e valorizzazione delle risorse naturali”.
redazione